Read online book «Nuovo Ordine Mondiale» author Manuele Migoni

Nuovo Ordine Mondiale
Manuele Migoni
Antologia completa delle opere, delle raccolte di Manuele Migoni.
Manuele Migoni è autore di tre raccolte: ”Il lato oscuro del potere” (di cui ”Roma Orma Amor” ”Derive del materialismo spirituale” ”Sulla degenerazione dell'occulto e del suo potere” ”Sul concetto in sé, su quello di Tradizione, di Micro e Macrocosmo” ”Alle origini del sovranismo” ”L'origine” e ”Mediterraneo”) ”La consacrazione del successo” (di cui ”La Zona Grigia” ”Impronte” ”Questa è l'Italia” e ”Terre di Fuoco”) e ”Solo per lei” (di cui ”Impronte 95” e ”Amori criminali una morte sospetta”). Tutte le sue opere, per genere o categoria, sono racchiuse nel testo ”Nuovo Ordine Mondiale”


Manuele Migoni
Descrizione: antologia completa delle opere, delle raccolte di Manuele Migoni.
Sull'autore: del '76, pubblica dal 2006, in rete dal 2012. I suoi sono racconti, raccolte, versi e aforismi, che meglio vogliono rappresentare la natura umana nelle sue innumerevoli sfaccettature. Considera il suo "Il lato oscuro del potere" quasi un testamento: la sua concezione del mondo. Tradizionalista con la T maiuscola, imparziale estimatore di Guénon, predilige romanzieri come Delizzos. Nonostante abbia spesso soggiornato altrove, ama particolarmente la sua città, Cagliari, e del suo "Questa è l'Italia", se anche ambientato a Roma, è senza dubbio riferito al luogo da cui proviene.
Tutti i diritti riservati. ©2020-21. Ogni riferimento a fatti realmente accaduti è puramente casuale. Di “Questa è l'Italia” e “Amori criminali una morte sospetta” opere deliberatamente tratte da vicende reali, per una ricostruzione del tutto fantasiosa. Editing e realizzazione copertina a cura di Manuele Migoni.

IL LATO OSCURO DEL POTERE
Libro primo
Raccolta testi dell'autore. Non solo un “grande” racconto o più racconti, in “Il lato oscuro del potere” a esserne in discussione è il senso del sacro, la cui rituale costituzione non è riferibile ad ambienti esoterici o di potere, proprio perché si individuano nel socialismo/comunismo o liberalismo/democrazia delle non-soluzioni; in alcuni casi semmai queste ideologie potrebbero essere un mezzo per rivoluzionare le attuali realtà dall'interno, per cui del potere ne andrebbero anzitutto comprese le sue modalità eversive, nelle sue infiltrazioni e negli ambiti a cui si rivolge.

ROMA ORMA AMOR

Pensiero
Sospinti nell'esporre un pensiero, non tanto da un impulso alla provocazione, alla smentita, quanto da un richiamo a una verità, a una certezza.

Dialettica
Quando l'improvvisazione dialettica contiene in sé un sotto fondo di persuasione, di delirio e di scompostezza, meglio affidarsi a dei punti fermi, alla concretezza.

Felicità
La felicità, in fondo, è il gusto, l'azione, di cogliere l'essenziale dal proprio creato.

Forza
Non sia mai che per via del giudizio il vero sentire venga meno; quell'agire, quella forza sana, ferma, composta.

Brutalità
Considerare oggi come normalità passioni quali l'invidia, la smania di possesso, la gelosia sfociante in brutalità, sarebbe come un insulto verso se stessi e nei confronti dell'umanità intera.

Utopia
Che ogni utopia sia sfociata in fanatismo, in terrorismo e disgregazione, basterebbe solo la storia più recente a dimostrarlo.

Cultura
Una prassi difficile da estirpare, è la consuetudine che scaturisce dall'io culturale, l'io so intento a difendersi attraverso il dettaglio tecnico, la nozione informativa, a sacrificio di una più ampia concezione, di ben altra finalità.

Letteratura
Soprattutto in Italia la cultura è intesa più come moda, tendenza, se non addirittura come ideologico, letterario assorbimento unilaterale, non contando il resto.

Comunismo
Il comunismo, come strumento per le sue occulte vestigia, altro non è che risultante deriva, disvalore, astrazione illusoria.

Stato
Non lo stato liberale, ma quello liberticida è il vero successo dell'Italia, dove all'individuo subentrano, prepotentemente, la fazione, il clan, il monopolio. Non un autentico senso di giustizia cui affidarsi, solo opportuno trionfo o compromesso.

DERIVE DEL MATERIALISMO SPIRITUALE

Popolo
Oltre la memoria storica nel proprio DNA, un popolo diviene tale soprattutto perché forgiato dagli eventi.

Libertà
Quanto più obbligata al giudizio, è pur vero che l'arte non necessita di sconfitta.

Distinzione
Solo un limpido slancio sentimentale potrà distinguerci dal disgusto, dal degrado, dal sacrilegio al principio del generare in sé, derivante da un senso di trascuratezza, d'orgoglio e mistificazione, atteggiamenti che simili conseguenze consolidano, e alle cui cause non permettono di risalire.

Rivoluzione
Quando autentica, rivoluzione non è prenderne in prestito il termine, rivoluzione è dalle origini.

Risultanze
Plurisecolare ingerenza in ambito religioso e iniziatico, strumento, espediente, per l'altafinanza da cui proviene, autentica paradossale diseguaglianza: è ciò che risulta essere del comunismo.

Tradizione
In quanto struttura, quella tradizionale è l'unica degna di considerarsi tale. Al suo interno gli insegnamenti e gli strumenti per il concepimento dei fenomeni.

Dio
All'umanità dovrebbe unicamente interessare il rapporto instauratosi nei millenni con le proprie divinità, comprendendone in ciò la loro fenomenologia e viva rappresentazione, e non facendone necessariamente, di tali divinità - nelle loro oscure declinazioni - una raffigurazione, un genere, un'etichetta.

Oligarchia
Possa essere quanto più ideale, che in politica l'oligarca individua sempre il suo più autentico rappresentante, per poi corromperlo, schiacciarlo, e con lui il suo seguito.

Europa
Per osservarne uno dei suoi innumerevoli aspetti, dell'Europa di oggi, può dirsi come sia anzitutto colpita e invertita nel suo progetto Euro/Africano, per il fatto che semmai ci sarebbe dovuto essere un intervento in Africa dall'Europa, e non viceversa.

Soluzioni
Si direzioni nuovamente la traiettoria verso ideali classici e tradizionali, si liberalizzino droghe e si armino liberamente i suoi cittadini, che allora forse l'Italia potrà intravedere uno spiraglio di luce, di vera risolutezza ecambiamento.

SULLA DEGENERAZIONE DELL'OCCULTO E DEL SUO POTERE

La bellezza nell'arte
Di un'opera spesso, non sono tanto gli effetti nella percezione che può trarre, quanto invece l'interesse circostanziale che può ottenere, quasi fosse come una tendenza o moda.
Bisognerebbe dunque, e anzitutto, ritornare a un principio senza spazio né tempo, per un’arte che giunga a cogliere e faccia cogliere, per quanto su tempistiche, livelli e metodologie diversificate, il senso più intimo di bellezza.

L’opera potrà essere così, nella percezione, nel messaggio, la riuscita della coscienza del sé, differente oltretutto, da quei fenomeni riguardanti i concetti di misticismo o di visione.


SUL CONCETTO IN SE', SU QUELLO DI TRADIZIONE, DI MICRO E MACROCOSMO

Illuminazione e Iniziazione
Premessa al testo
Nonostante il principio di illuminazione abbia inevitabilmente avuto origine da una fonte luminosa, può dirsi che illuminato è anche colui che persegue vie oscure, poiché nella sua cerchia ristretta può usufruire di vantaggi di tipo sapienziale, a scapito del resto dell'umanità. Ma costui spesso può essere confuso per quel tipo di persona, che proprio per via dell'esistenza di tali illuminatioscuri, costretta quasi alla segretezza, per non cedere ulteriori "potenziali" vantaggi, di ben altra natura e finalità (l'autentico esoterismo tradizionale confluito in Santa Romana Chiesa, al di là delle sue influenti, e fin dalle sue origini, infiltrazioni, mantiene un'avanguardia in tal senso).
Riguardo a quelle che definiremo entità oscure, l’umanità – in una sua declinazione strettamente esclusivistica e strumentale - potrebbe altresì percorrere un sentiero di tipo illuministico.
Ovvero, da una più antica risultanza di oscure mescolanze di natura divina, ne conseguì un' ingerenza a un principio luminoso, da invertire in assoluto, quando perfino sul generare umano in sé, e su aspetti sessuali di natura contorta; pervertendo quelli che sono dei concetti di ordine e bellezza, o comunque mistificandoli, esasperandoli, per il fatto che chiunque, su questo tipo di entità oscure, non pervenendo a comprenderne una loro reale portata, ne sarebbe diventato vittima di un loro strumentale reclutamento.
In ciò ne vediamo dunque patologie come la pedofilia, allo stesso modo di derive come la pornografia,fino a forme materiali ideologico-sociali scatenanti il caos e la noncuranza.
Il riverbero di queste complesse circostanze, lo si può riscontrare anche in relazione a quei corpi dottrinari di natura religiosa, che sempre attraverso un procedimento di natura illuministica, formeranno delle figure di riferimento, talvolta anche per reciproca opportuna contrapposizione.
Un qualcosa che in riferimento al corpo dottrinario del cristianesimoromano, noi oggi vediamo essere il neo/gesuitismo, ad esempio, come fondamentalmente anticristiano.

ALLE ORIGINI DEL SOVRANISMO

Aspetti ideologici e aspetti sostanziali
22/01/2021
In Europa, forse solo un certo trumpismo avrebbe potuto rivedere gli errori compiuti, errori dovuti tutt'al più a una continuativa ingerenza britannica, attraverso la recente sponsorizzazione di un discutibile sovranismo di massa.
È lecito pensare infatti, che il successo della Brexit sia passato attraverso un disagio europeo, che in fondo il Regno Unito, indipendentemente dai suoi usi e costumi, ha appositamente contribuito affinché vi fosse, occultandone spesso e volentieri la vera finalità.
Viene quasi da sorridere nel pensare che l'Italia, confronto a continenti o strutture quali il Nord-America o il Commonwealth, ce la possa fare da sola, attraverso una tipologia di sovranismo anti-europeista, quando per giunta illusoriamente strutturato su presunte basi ideologiche.
Solo dall'Europa semmai, potrebbe ripartire una rinascita, che tenga testa a quelle stesse strutture, in un'ottica imprescindibile di alleanze, che giungano anche a una nuova e rinnovata sintesi interna fra Impero e Nazione.
Stesso discorso varrebbe per strutture locali, quali consigli comunali e regionali: qualcuno forse è ancora convinto che un sindaco o un presidente di una regione, in forma ideologica e con la sua sola giunta, possa riuscire a gestire, quindi a scardinare, ciò che neanche l'Italia forse riuscirebbe a fare per se stessa, se anzitutto non ha ben chiare le proporzioni di come si debba svolgere la battaglia?
Dovrebbero quindi, tale sindaco, o tale presidente, vivere di progettuali ristrettezze, di ricatti, di immobilismo, se non quindi di malaffare?
Non si tratta solo di questioni inerenti a dilettantismo politico o altro, ma soprattutto di una pericolosa forma, e in termini effettivamente costruttivi, di irrealismo.

L'ORIGINE
Recensioni
Per un qualcosa che nell'intento anticipi, anzitutto, il fare arte, ho prestato il mio punto di vista, la mia conoscenza, per delle recensioni, delle illustrazioni, che non sempre, e per i motivi poc'anzi accennati, rispecchiavano l'interpretazione dell'autore, A. Tolu, dandone semmai, dei suddetti quadri, una mia interpretazione, e cercando di farne, il più possibile, una plausibile e fondamentale costruzione.
Un qualcosa da cui ho tratto, comunque, questa mia breve raccolta, dal titolo L'origine.
Tutto ciò non credendo di averne la verità in tasca, ma non prescindendo comunque da alcune questioni di fondo, delle cui finalità, dipendentemente dalle intenzioni e collocazioni, non ci vorrebbe poi così tanto, a immaginarne o stabilirne una loro conseguenza.
M. Migoni

Gratitudine al sole
15/04/2021
Il quadro richiama atmosfere, dimensioni solari, su un concetto di origine dell'umanità, quando l'uomo viveva più a stretto contatto con le divinità.
Vi è raffigurato un emissario angelico che riceve gli ordini da impartire, attraverso un puro concetto di luce, che non si ferma solo all'apparenza riscontrabile dei suoi raggi, ma che lascia intendere, dalla necessità del suo portatore, che oltre il sole, la luminosità eterna e visibile, ci sia anche qualcos'altro, nel buio di innumerevoli costellazioni, nel non-manifestato.
È il concetto ario/tibetano di Re del Mondo, non giudicabile, onnipotente, trasmissione pura in sé per l'ordine naturale dell' universo, e a prescindere da ogni spontanea o provocata defezione.
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Gratitudine al sole

Silvio B. e Ingiustizia
15/04/2021
Per alcuni aspetti, possano dirsi vicendevolmente correlate le opere SILVIO B. e INGIUSTIZIA.
L'autore in questo caso vuole andare oltre questioni ideologiche, strettamente inerenti a circostanze politiche, per carpirne nel personaggio Berlusconi l'aspetto più intimo, a seguito di atteggiamenti valutabili in senso morale.
Per suo gusto o scelta, nel quadro SILVIO B. notiamo un Berlusconi completamente avvolto dalla piacevole suggestione delle sue amanti, che sembrano andargli incontro in tutta tranquillità, mentre dal suo sguardo sembrerebbe cercare il riconoscimento a una libertà incompiuta, o al più incompresa, quando per via di simili circostanze relegata a ricatto in ambito costituzionale, giocata come mercificazione politica per escluderlo e fuorviarlo da altre e più radicali questioni.
E qui la riconoscenza dell'autore si mescola nelle ancora difficili relazioni fra uomo e donna, in chi è solito servirsi opportunamente di un tribunale per tentare di avvincere a un destino, che a prescindere dagli aspetti istituzionali ne risulterebbe, in ordine a fatti e circostanze, realisticamente avverso, ma che degli accennati ambiti ne sfrutta la complessità e le contraddizioni per trarne vantaggio, non potendo evidentemente fare altrimenti.
E non si tratterebbe solo e unicamente di infedeltà maschile o altro - in ciò potrebbero esserci delle responsabilità - ma, per restare sempre col Berlusconi, di quella predisposizione che in fondo porterebbe chiunque a pensare “anch'io farei o avrei fatto lo stesso”, se non fosse quindi per un tornaconto personale o categorico, che a quel punto includerebbe sentimenti quali l'ipocrisia e l'invidia.
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Silvio B.

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Ingiustizia

La nascita dell'umanità
17/04/2021
Come Nascita dell'Umanità si intendono una serie di dettagli che inducono a comprendere come questa nascita sia avvenuta a seguito di un'ibrida mescolanza con entità aliene, e lo si può notare dalla figura del rombo che ne rappresenta una porta d'ingresso, attraverso le molteplici lune che sullo sfondo ne indicano la provenienza.
Il passaggio è chiaramente quello di congiunzione con le accennate entità, determinato dalla fine di un ciclo preesistente, e della creazione dell'umanità fisica e psicologica, dell'umanità procreatrice, per come oggi la conosciamo.
In tal modo l'opera è da intendersi in un senso realistico, a prescindere da successive risoluzioni col divino, quell'Altissimo padre dei padri che indifferente ai suoi nuovi visitatori, o servendosi di loro, cercherà a più riprese di cambiare la prospettiva dei suoi figli, in modo da garantirne un'eventuale salvezza o definitiva elezione.
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La nascita dell'umanità

Sacro e Profano
20/04/2021

Il concetto è sempre quello di origine, di ultima generazione dell'umanità, dove in fondo per opera del Demiurgo assistiamo alla corruzione e caduta di Lucifero, da cui se ne otterrà una scissione e uno staccamento provvisorio dalla luce primigenia, in quello che poi ne verrà fuori come uomo, in carne ed ossa, suddiviso in due parti, maschile e femminile, riflesso e riproduzione corrotta di quel che fu quando ancora intatto.
Vediamo come Lucifero, caduto in trappola, si schieri a favore di quelle che prima di ogni dettame terminologico o raffigurazione iconografica potremmo definire come milizie della non conoscenza, dove lo stesso Lucifero a sua volta si presta a inviare come suo emissario un serpente alato nelle vesti di donna, per trattare, o attentare (a un eventuale reclutamento e conseguente trasformazione) i residuali avamposti angelici corrispondenti alle figlie della terra, che ne subiranno presto un'ulteriore compromissione in termini di nudità e sesso.
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Sacro e Profano

Un'altra oscurità
23/04/2021
Torniamo qui a un concetto di cosmo, di spazio oltre lo spazio, di oscurità divise in una perenne lotta senza tempo, e d'altronde quando ci si deve riferire al creare o alla creazione, è facile imbattersi, e non di rado, in un concetto d'origine o d'eternità, che giunga anche oltre il proprio sguardo.
Come già espresso in altre mie recensioni o testi, vi sono due tipologie di luce, due tipologie di illuminazione, che oltre l'oscurità si contraddistinguono, mescolandosi talvolta per finalità ingannevoli, e svelandosi per quelle che saranno poi le intenzionalità d'ognuna, in sede umana di risveglio.
Ma ancor prima constatiamo due tipologie d'oscurità, quella del silenzio, del buio e dell' anima (il puro non-manifestato) riguardante l'Altissimo, e quella delle tenebre, dell' accecamento, della contraffazione e del plagio, riguardante un più approssimativo Demiurgo, del cui vicendevole connubio se ne avrà avvenimento e risoluzione solo su presupposti purificatori, e su di un postumo e divino compromesso.
E fra luce e tenebre, indipendentemente da questo tipo di passaggi, è certo come l'autore del quadro Un'altra oscurità non scelga comunque di collocarsi, accondiscendendo quasi misticamente, se non paradossalmente, entrambe le oscurità.
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Un'altra oscurità

MEDITERRANEO

Una delle questioni cruciali
17/04/2021
Quanto più irregolare, la suscitante evocazione di un'immagine, di un video animato, può incidere in ognuno con più forza, con più penetrazione. E mantenendo la sua originaria forma irregolare.
Per farne qualche esempio, questo tipo di trapasso lo possiamo notare nell' attrazione che una donna può provare nei confronti di un uomo portato al crimine o alla trasgressione, e tutto ciò può ricollegarsi alle società attuali, e anche a questioni di genere o più strettamente riconducibili a un immaginario di tipo sessuale e comportamentale.
A patto che per irregolare ci si richiami dunque a questioni d'origine.
Cioè quando uomo e donna erano un tutt'uno all'interno di un involucro divino, in un universo ancora totalmente contemplato, prima che avvenisse una scissione, una esteriorizzazione, una duplicazione, per così dire.
Nel caso della scissione dal divino non si è mai compreso chiaramente come sia potuta avvenire (e forse fino al passaggio completo nell'aldilà non ne sapremo poi tanto) se quindi dovuta a un'ingerenza che poi ne ha provocato la divisione, la esteriorizzazione e simile duplicazione, di quello che da Androgino divenne uomo “a sua immagine e somiglianza”.
Siamo già in una fase decadente, dovuta a un inganno, sebbene aldilà della trasgressione di ordini superiori impartiti (altra probabilità che ne farebbe supporre una caduta o fine di un ciclo) possa dunque ritenersi anche come fortuita ingerenza; e se non altro giungiamo - in quelle che poi sarebbero sfociate e destinate a essere già, come società replicanti di tipo nostalgico a un'origine realmente amorevole - al concetto, per alcuni aspetti salvifico, di due: in due può avvenire più effettivamente un tipo di trasmissione originaria, e nei suoi limpidi e riscontrabili residui, in due avviene la generazione, nel segno del due avvengono il giudizio e la riconoscenza.
Il resto, possano essere anche immagini irregolari o animatamente forti e attraenti ( sesso, violenza, oscurità, trasgressione ecc.) che al pari di una droga (proprio e quando perché irregolari) dalle conseguenze, in fondo, fuorvianti, poiché provenienti, come fondamentale concezione e intenzionalità, dagli scarti dell' inganno di quel mondo perduto (di qui un misto fra nostalgia e sfrontatezza) mondo perduto tenuto in maniera irrisoluta, ovvero in un modo da ritenersi adulterato e adulterabile.
Da questi scarti appena citati, più che un aspetto salvifico legato al due, ne avremo aspetti tutt'al più distorsivi, psico/mentali (quindi come mentalità tuttora acquisita) tendenti a “codificazioni” auto/isolanti (e quando si è in preda, spesso inconsapevole, di inganni livellanti e sistematici) in fondo nel tentativo, come detto, di recuperare un amore perduto (da intendersi al più, in via metaforica, come edenica origine pre-diluviana) nella maggior parte dei casi, può dirsi, quando a danno ormai fatto.
E lo vediamo quindi nelle adulterazioni/duplicazioni contraffatte di quei mondi, attraverso quelle che potremmo definire come milizie restanti, nella loro cospicua, razionale, premeditata, strumentalizzazione.
Prendasi l'Androgino: la sua esistenza o condizione è percepita come oltre il sesso o i generi sessuali.
Prendasi la sua materiale trasposizione e duplicazione in età moderna, il Transgender.
Volendone comunque rispettare le libere scelte d'ognuno dovute a un tipo di disagio identitario, proveniente anch'esso da uno scarto, da un errore provocato da un senso originario di inganno, non ci si dovrebbe necessariamente bendare gli occhi di fronte a simili fenomeni, ovvero una più chiara consapevolezza, fuori quindi da ogni generica strumentalizzazione, aiuterebbe semmai a collocare meglio questi aspetti, nel ruolo, nel rispetto – a mondo ormai avvenuto - che al limite spetterebbe loro.
Trattasi di un' identità femminile, incatenata all'interno di un corpo maschile.
E quel concetto del due, imporrebbe giudizio e riconoscenza.
In un caso simile sono questi due valori appena citati che sostanzialmente (e con evidenza) verrebbero a mancare.
E l'irregolarità offensiva proveniente da un suo originario retaggio ( caduta, fine di un ciclo, inganno, trasgressione ecc.) è portata a formarne un trapasso, tanto più forte là dove, al più, non dovrebbe.
Quindi, indipendentemente dal fatto che per un già accennato aspetto citato, il Transgender vada a ricercare soprattutto l'eterosessuale - e per una questione più ampia e irrazionale di nostalgia o amore perduto - nell'eterosessuale, oltre a una pubblicistica fatta di immagini - siano esse già di per sé fisicamente figurative o anche separatamente animate (del cui potenziale e più spiccato trapasso ci si è appena pronunciati) - lo scambio identitario, nello stesso eterosessuale, avverrà con effetti percepiti nel giudizio e nella riconoscenza del tipo “ dovrei essere allo stesso modo un'identità femminile, incatenata all'interno di un corpo maschile” provocandone a quel punto un altro ulteriore disagio, portato dal fatto di non sentirsi, al contrario, in quel modo (e spesso con la sistematica e categorica scusante che sia, a prescindere, un fenomeno latente).
E' quel che si è soliti chiamare, in termini strutturali, omofobia o transfobia, spesso senza spiegarne le implicazioni di fondo, come reale origine della natura e dei mondi, dandone spesso l'impressione di una certa scontatezza, poiché giocata su presupposti strumentali di tipo conflittuale/unilaterale, quando invece una maggior consapevolezza renderebbe causa sia agli uni che agli altri, cioè già di per sé andrebbe a superare e meglio distinguere, e nel rispetto delle parti, le varie terminologie e categorizzazioni inerenti al fenomeno stesso.

Per la salvezza della specie e delle comunità
25/05/2021
Croce e delizia dall' ultima parola, dai preconcetti sull'uomo che "comanda", la gestione che in certe zone la donna ha su di esso, non fa altro che attirarle e comportarle giudizi che, come alibi di tipo religioso, le impongono quasi la ricerca di lidi nascosti o lontani, per esperienze anche di breve e subitanea durata.
Vanno in gioco qui esigenze di tipo fisiologico (altro alibi, spesso e anzitutto di parte maschile) legate al desiderio, che andrebbero semmai meglio intese all'interno della sfera del dominio dei sensi e della personalità, esigenze che se sovrapposte e confrontate su aspetti di tipo caratteriale, nella donna da intendersi più in un senso emotivo (quindi più ricercate o richieste) nell'uomo in una modalità spirituale o meno mondana (e a prescindere dal senso di partecipazione).
Ne vien fuori che la donna ambirebbe all'uomo sicuro, forte, completo, piacente, ma che in quanto a ultima parola, per elevazione spirituale, dominio dei sensi, in fondo ne risulterebbe urtante.
Per poi accontentarsi quindi o di un "viaggio", o di un uomo non-uomo, se non abbandonarsi completamente, quando in termini di ultima parola o di "comando", al vecchio ricco miliardario.
Resto sempre dell'avviso, che per la salvezza della specie e delle comunità in generale, e prima che si prospetti il peggio (che sta comunque avvenendo da sé, fatto salvo un ottimismo o una tranquillità personale che fa sempre parte del vivere consuetudinario) sia meglio affidarsi, oltre che alla sostanza - liberamente intesa - a un minimo codice etico che precluda da ogni pur conoscitiva conseguenza distruttiva, sia meglio affidarsi a una curiosità, a una filosofia della forza - e più forza che filosofia - che alimenti al meglio la percezione sulla propria mente, sulla propria anima, e conseguenti azioni.
Su definizioni formali potrebbero essere bravi tutti, ma non è detto siano autentiche.
Ecco perché a volte la velocità - quando da intendersi specificatamente come sintesi - dovrebbe lasciare spazio all'approfondimento, e il piacere all'etica.

Fra ideologia e patriottismo
14/06/2021
Confronto a più di vent'anni fa, quei partiti italiani corrispondenti alla sinistra, sembrano essersi ridotti al forzato binomio correttivo/terminologico tradizione=fascismo, o a quello ecclesiastico/egualitaristico di matrimonio.
In questo se ne deduce comunque che, sebbene su di un altro piano, di lotta di classe pur sempre si tratti.
E se tutto ciò sia stato dettato dal solito schema che ormai imperversa dal dopoguerra, cioè quello di una più interna contrapposizione fra potenze atlantiche, o anche tra queste e quelle di tipo orientale (schema che per quanto riguarda l'Italia ha visto, in termini ideologici, un ulteriore internamento o infiltrazione ai suoi danni) può dirsi che per ciò che riguarda quelle che potremmo quindi considerare come dispute fra continenti, anche un certo nazionalismo di stampo sovranista, negli atteggiamenti, abbia avuto le stesse velleità/finalità di quei partiti di sinistra - o quantomeno come atteggiamento insito a un altrettanto concetto da lotta di classe - ovvero per il fatto di ostruire l'Europa al suo interno, attraverso l'illusione/strumentalizzazione di una propaganda di tipo anti/immigrazionista, al cospetto del suo opposto corrispettivo (varrebbe qui, ulteriormente, la procedura, come occulta conseguenza, per cui a una richiesta di recupero o aumento di sovranità, per effetti e circostanze se ne andrebbe a ottenere il suo contrario).
Coscientemente o ingenuamente, le appena citate strategie e iniziative intraprese, da parte di queste quinte colonne italiche, in sostanza risultano essere niente più che mere falsità, che ben poco hanno a che fare, in fondo, con i tanto sbandierati diritti, colonne italiche nonostante tutto ancora impegnate nel favorire, direttamente o indirettamente, insospettabili eminenze atlantiche, e loro rispettive e opportune opposizioni.
Difatti come chiave di lettura a una più autentica realtà, l'identificazione di una terza via, in tutto ciò, da una specifica revisione del percorso storico/culturale, che in Italia dal dopoguerra è giunto fino ai giorni nostri, sarebbe già dovuta essere sufficientemente chiara.
Ci si rende conto infatti, di come la vulgata comune sia solita riferirsi a delle fasi caratterizzanti soprattutto un'assoluta contrapposizione occidente/oriente, sia per poterne valutare o riconoscere le insite trame occulte al suo interno, che per ciò che riguarda le rispettive compartimentazioni ideologiche, comunemente considerate come "intangibili".
E proprio perché in questo caso, come abbiamo già segnalato in altri precedenti scritti, trattasi invece di una contrapposizione mediterranea fra emergenti statunitensi e veterani britannici, e in un'ottica di ottenimento unilaterale, di opportuni accordi "sottobanco" fra gli stessi britannici e i loro apparenti antagonisti sovietici.
E aggiungiamoci pure, in quella che viene così a delinearsi meglio come terza via, di un reciproco accordo anglo/francese, come linea di continuità/ingerenza extra/territoriale, attraverso il reclutamento e l'operatività occulta di opposti estremismi, quali quelli di destra e di sinistra (quand'anche relativi a movimenti neo/fascisti o autonomisti/comunisti) per poter meglio assestare, talvolta colpire per poi controllare, la classe politica di un paese in piena ascesa energetico/imprenditoriale come l'Italia.
Dunque in tal senso la vera innovazione, la vera liberazione, non fu tanto quella che cominciammo a santificare ogni 25 Aprile - potrebbe dirsi un prodotto di un assolutismo falsamente ideologico appartenente al duopolio anglo/francese - quanto quella appartenente alla linea A. Moro/E. Mattei e rispettivi compromessi, per cui al di là dai giochi apparentemente ufficiali, e cioè quelli relativi a una contrapposizione USA/URSS, se ne poteva autenticamente riscontrare, più che un ideologismo, un patriottismo di tipo istituzionale, appartenente a una destra e una sinistra nel loro reciproco e accordante superamento.
Fra Ideologia e Patriottismo, semmai, una differenza, e da questo punto di vista, la si poteva riscontrare in quel comunismo impartito dalla Gran Bretagna (poi con succursali “correntizie” fra Russia e Stati Uniti) come precisa finalità e linea teorico-continuativa, attraverso l'élite cazaro/aschenazita¹ del The Group di Cambridge, che se lo riferiamo anche a un prima del dopoguerra, è chiaro che in termini ideologici avrebbe potuto trovare, in risposta, una colonna nemica quale quella fascista, come spontanea reazione o rivoluzione complessiva.
E per quanto il fascismo, nei suoi uomini chiave, fosse comunque al servizio di Sua Maestà britannica da tempi non sospetti - documenti alla mano, Casa Savoia anzitutto, B. Mussolini dal '17, J. V. Borghese addirittura dal '44, quel Borghese che nel '70 fu fermato nel golpe sovranista filo/britannico dalla DC moroteo/andreottiana - un qualcosa che dapprima si incrinò in coincidenza delle mire etiopi del regime (a spese di quei pozzi petroliferi in Iraq, che sarebbero semmai serviti per i corrispettivi rifornimenti di guerra - pozzi petroliferi poi definitivamente acquisiti con una manovra di stampo moroteo/matteiano) e con la stipula del patto d'acciaio poi, con protagonisti altri due agenti britannici, quali G. Ciano e D. Grandi, nell'occasione con un silente tentativo di avallo a un cambio di strategia governativa – un dietrofront, in fondo - da parte di B. Mussolini, tentativo come risaputo finito non proprio nel migliore dei modi.
Caduti dunque i presupposti, in Italia, di un'autentica trasformazione o rivalutazione in senso patriottico della sinistra o del comunismo (e in seno all'alleanza NATO e per un europeismo più limpidamente costruttivo) finita quindi quella stagione moroteo/matteiana (e anche quella terroristica) il malsano obiettivo di colludere le istituzioni italiane, si aprì sempre più all'innesto delle varie e più o meno occulte oligarchie lobbistiche - che porterà alla frammentaria instaurazione di un non meglio definibile governo unico mondiale - proseguendo attraverso la cooptazione del più accondiscendente apparato socialista, a cui solo un B. Craxi provò poi a opporsi, su delle vicende vieppiù riguardanti, nella circostanza, l'alleanza israelo/americana (in aggiunta a quella anglo/francese) e sempre per questioni energetico/petrolifere, ulteriormente legate al lodo Moro (che prevedeva, come trattativa segreta, il libero scambio in armi e investimenti fra nazioni del Mediterraneo e del Medio Oriente, a patto di non subire attentati al proprio interno) per giungere fino al famoso panfilo "Britannia", per l'Italia l'ennesimo tentativo di smembramento politico/istituzionale, facilitante, attraverso Mani Pulite, la creazione ufficiale della Comunità Europea (CEE/UE) in seno a un concetto di globalizzazione che non ne avrebbe però risparmiato schemi strategico/continentali a scacchiera, in continuità a quelli appena enunciati.
Un qualcosa che in termini occulti bellico/rivoluzionari, e sempre per iniziativa anglo/francese, vedremo dunque rispuntare con le primavere arabe (e in quella circostanza a spese di quello che poi risultò essere l’ultimo governo Berlusconi) per culminare quindi con la più recente e drastica soluzione, da nostalgia d'impero, della Brexit, come a dimostrare che i metodi britannici, in fondo, non è che poi abbiano portato a tanto.
Fino a Bologna ('80) in Italia, degli statunitensi si potrebbe dire che si siano genericamente limitati a controllare, sia attraverso la DC, che a tutto ciò che ruotava attorno alla galassia Stay Behind, forse con la sola aggravante, a confronto dei britannici, di aver ereditato e meglio definito, e fin già dal dopoguerra, un'agenzia del crimine inerente soprattutto agli stupefacenti.
Per il resto può dirsi che molto più segnatamente, le maggiori attività occulte in termini di stragi e collusioni siano state compiute, con quindi il contributo dei rispettivi estremismi di destra e di sinistra, dal duopolio anglo/francese (e spesso, in chiave di rilettura/pregiudizio storico, a danno degli stessi statunitensi) e laddove sarebbe sorta un'ala riformista di qualsivoglia schiera ideologica, questa nella maggior parte dei casi non sarebbe stata esente da progettuali ingerenze per parte degli stessi anglo/francesi.
In Sicilia e in Sardegna, nell'immediato dopoguerra, non fu tanto la presenza statunitense a gestirne le direttive, quanto anzitutto quella anglosassone.
Subentrò poi anche quella americana, in un continuo oscillare fra duplici, triplici alleanze, e sempre e comunque in base a ciò che le circostanze del momento, per rispettiva convenienza di parte, avrebbero previsto.
Come anche per l'attuale fase sanitaria, definire quindi il NUOVO ORDINE MONDIALE come entità assoluta in termini di atteggiamenti da lotta di classe, e che tutto in tal senso - e sul versante istituzionale - sia destinato a giocarsi in malafede, suonerebbe quantomeno paradossale, o al limite per via intuitiva/interpretativa - e non solo a causa di narrazioni autoreferenziali buttate ormai in ogni dove, comunque non necessariamente da considerare, parimenti, in malafede - non proprio in coerenza con gli scenari fin qui esposti, i cui dettagli ormai sono riscontrabili attraverso prove, documentazioni ².
¹ Non propriamente gli ebrei, ma una loro forma infiltrata o sovvertita.
² Dagli archivi di Kew Gardens, U.K.

LA CONSACRAZIONE DEL SUCCESSO
Libro secondo
Caratterizzante dell’opera, nel suo titolo “La consacrazione del successo” a incidere è soprattutto la salvaguardia di un segreto, quando il suo vincolo in alcuni casi diviene fondamentale affinché non si giunga al ricatto, a perdere, a morire. Tutto ruota attorno a questi elementi, in una spy story, un thriller d’azione che prende spunto dalle più recenti attualità riguardanti l’occulto, il crimine, la gestione del potere, un continuo filo conduttore che su quelle realtà porterà inevitabilmente ad analizzarne i meccanismi. Eccezion fatta per città come Roma, con apparente paradosso per i luoghi in cui la storia è ambientata, in LA CONSACRAZIONE DEL SUCCESSO quello che si potrebbe ritenere come il personaggio principale, l'agente segreto britannico di origini italiane Larry Belfiori, si scoprirà essere il prototipo dell'anti-007; giocherà infatti un ruolo in favore e in difesa dell'Italia, contro un insospettabile circuito di occulte conventicole che dal Regno Unito puntano a destabilizzare il tessuto economico e sociale europeo, nel tentativo di controllarne, limitarne e sopprimerne le potenzialità, e per quanto tutto ciò non gli abbia fatto risparmiare, in uno scenario quasi da anni di piombo, tra servizi segreti deviati e utilizzo di criminalità comune o terroristica, ulteriori espedienti da traffico di droga e di clandestini, quindi in apparente contrapposizione all'Italia e all'Europa stessa.



LA ZONA GRIGIA
Il caso Virginia Blade
Larry Belfiori, ex ufficiale della Royal Marines ora al soldo dei servizi segreti, è in trattative con Riley Webb, un individuo proveniente dai sobborghi della Londra più criminale. Trappole, depistaggi, complicità, sono all’ordine del giorno. Apparentemente, la finalità di tutto ciò sarebbe quella di rafforzare e direzionare poteri, corrispondere a richieste e esigenze, ottenere dei vantaggi...








1.
Testimonianza all'FBI di Jeff Terry, proprietario del Bristol, a seguito dell'uccisione del faccendiere Nat Calaiò - New York, Dicembre 2016
«Nat Calaiò era a conoscenza di innumerevoli segreti riguardo alcuni membri del Dipartimento di Stato, per questo motivo alcuni di loro risultano scomparsi»
«Quindi se le parlassi di omicidi rituali?»
«Credo niente di tutto questo: Nat Calaiò non era precisamente un mafioso, ma una di quelle persone che si sarebbero potute definire “faccendieri”, lui si occupava soprattutto di intermediazioni tra cartelli del narcotraffico, soprattutto da qui, da New York; Pete Norton fece l'errore di intralciare alcuni carichi di droga e armi che dovevano giungere qui in città, intralciando perfino le indagini della DEA, la sua morte sarebbe stata per tutti continuità e garanzia di affari, e Nat non perse tempo nel farlo uccidere; quel che di cui ancora non mi capacito, è il fatto di come anche Nat sia stato ucciso: una volta mi parlò di un carcere messicano, me ne parlò nel caso in cui un giorno non l'avessi più rivisto...»

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