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La Fidanzata Perfetta
A. C. Meyer
La coppia perfetta, scritto da A. C. Meyer, autrice di Cadu e Mari e della serie After Dark, è un romanzo divertente ed emozionante, diviso in quattro episodi.
Jonas Lopes è una star delle soap opera, il preferito delle pubblicità, l’attore più ricercato per le copertine delle riviste e l’uomo più desiderato da tutte le donne. Bello, talentuoso e ricco, ha tutto il mondo ai suoi piedi… ma un passo falso gli ha fatto perdere tutto.

Ed è per questo che Bruno, suo migliore amico e suo manager, dovrà avere la migliore idea di sempre per cercare di salvare la reputazione e la carriera del giovane attore. L’intuizione che farà tornare Jonas il preferito dal pubblico e farà dimenticare a tutti i siti e a tutte le riviste di gossip le sue scappatelle.

E qual è il modo migliore per recuperare la reputazione di un attore donnaiolo? Trovando la ragazza giusta per lui. L’amore della sua vita. La compagna perfetta che conquisterà il cuore del preferito dalle fan. E non c’è niente di meglio che far partecipare il pubblico a questa selezione. Dopotutto, quale fan non sogna di partecipare attivamente alla vita del suo idolo? La coppia perfetta, scritto da A. C. Meyer, autrice di Cadu e Mari e della serie After Dark, è un romanzo divertente ed emozionante, diviso in quattro episodi.


©2021 - A.C. Meyer

La fidanzata perfetta
Prima Parte
A.C. Meyer
Tradotto da Cecilia Metta

Sinossi:
Jonas Lopes è una star delle soap opera, il preferito dalle pubblicità, l’attore più ricercato per le copertine delle riviste e l’uomo più desiderato da tutte le donne. Bello, talentuoso e ricco, ha tutto il mondo ai suoi piedi… ma un passo falso gli ha fatto perdere tutto.
E per questo motivo Bruno, suo migliore amico e suo manager, dovrà trovare la migliore idea di sempre per cercare di salvare la reputazione e la carriera del giovane attore. L’intuizione che farà tornare Jonas ad essere il preferito del pubblico e farà dimenticare a tutti i siti e a tutte le riviste di gossip le sue scappatelle.

E qual è il modo migliore per salvare la reputazione di un attore donnaiolo? Trovare la fidanzata giusta per lui. L’amore della sua vita. La compagna perfetta che conquisterà il cuore del beniamino delle fan. E non c’è niente di meglio che far partecipare il pubblico a questa selezione. Dopotutto, quale fan non sogna di partecipare attivamente alla vita del suo idolo?

La fidanzata perfetta, scritto da A. C. Meyer, autrice di Cadu e Mari e della serie After Dark, è un romanzo divertente ed emozionante, diviso in quattro episodi.

A Felipe. Per essere il compagno perfetto della mia vita.
Siamo a favore, siamo contrari, eliminiamo, salviamo! Ci innamoriamo di chi abbiamo appena conosciuto!
Pedro Bial
Conosci Joan Lopes, la nuova stella della soap opera per adolescenti “Malhação”!
Sta per iniziare la nuova stagione della soap opera per adolescenti “Malhação” e oggi la rete televisiva ha rivelato i nomi degli attori che interpreteranno i personaggi principali. Jonas Lopes, 20 anni, è stato scoperto durante un rave da uno dei talent scout della produzione della soap opera.
"Sapevo che sarebbe stato perfetto per questo ruolo," ha affermato Lucia Monteiro, uno dei produttori. Jonas, soprannominato il “Principe” tra le ragazze del cast della soap opera, è bello, carismatico ed è il bravo ragazzo amato da tutti.
“Malhação” segna il suo debutto nel mondo delle soap opera nel quale interpreterà un ragazzo umile e lavoratore che s’innamora della figlia del suo capo, il proprietario di un’impresa di costruzioni.
Tenete d’occhio questo ragazzo, perché è promettente!

Rivista “Muy Adolescente”
Jonas Lopes incanta il paese.
Bello, seducente e con un sorriso affascinante, l’artista Jonas Lopes ha lasciato la soap opera “Malhação” per interpretare un ruolo importante nella nuova telenovela che andrà in onda la sera alle nove. Il preferito dal pubblico femminile, a 21 anni, interpreterà il protagonista del romanzo scritto da Lyra Machado. La scrittrice pluripremiata ha affermato personalmente che il ruolo è stato scritto per l’attore dopo averlo conosciuto durante una cerimonia di premiazione:
“Jonas è un giovane che affascina tutti quelli che lo circondano. Ho scritto per lui il ruolo principale in Drammi della vita e sono sicura che resterete sorpresi e sedotti dalla storia del ragazzo ambizioso che fa di tutto per fare carriera nella vita.”
"È una sfida,” ha affermato Jonas, che per la prima volta interpreterà il ruolo del cattivo. “Ma mi sento pronto e sono molto felice che Lyra si fidi di me."
Leggi tutto sui personaggi di Drammi della vita, incluso il ruolo di Jonas, da pagina 7.
Rivista “Nuestranovela”

Il bel Jonas Lopes ha una nuova avventura.
Conquistatore. Potremmo descrivere così l’attore Jonas Lopes, 23 anni, che è stato visto uscire da un bar nella parte sud della città, abbracciato a Luna Muniz, sua compagna sul set della telenovela storica “Una volta nel passato”. I piccioncini sono usciti ridendo e scambiandosi effusioni , dimostrando che c’è un’ottima intesa tra di loro sia sullo schermo sia nella vita privata. Chi non dovrebbe essere felice di ciò è la cantante Angelica Vieira che, fino a ieri, era la fidanzata ufficiale dell’attore. Il nostro team ha cercato di contattare la regina della musica sertaneja ma il manager della donna ha affermato di non rilasciare dichiarazioni sulla vita privata della star. Jonas ha risposto alla nostra telefonata dicendo che lui e Luna si stanno solo “conoscendo meglio.”
Portale del pettegolezzo

Famoso attore perde il ruolo nella telenovela dopo che il regista scopre che ha una relazione con sua moglie.
Uno degli attori preferiti delle telenovele è stato visto uscire da un motel, nel centro della città, sulla macchina della moglie di un regista di soap opera molto influente presso l’emittente televisiva in cui il ragazzo è stato assunto. La foto è circolata sui gruppi di Whatsapp fino a raggiungere il regista, che si è rivolto ai vertici della stazione televisiva, chiedendo loro che il giovane attore fosse cacciato dalla telenovela che sarebbe stata diretta dal cornuto, o meglio, dal marito tradito.
Poiché questa è una rubrica corretta, non divulgheremo il nome del poco di buono ma lasceremo degli indizi: è conosciuto dietro le quinte come il “Principe”, dato che è un vero ammaliatore di donne.

Bel Dias, rubrica “Adesso parlo io”.

Uno
La mattinata era appena iniziata e l’ufficio della Star, l’agenzia artistica più importante di tutto il paese, stava già lavorando a pieno ritmo. Con un auricolare nell’orecchio e una pila di riviste di gossip importanti e appunti stampati dai portali di Internet in mano, Melissa attraversò i corridoi dell’agenzia dirigendosi verso l’ufficio di Bruno mentre era al telefono con lui.
— Mauro è infuriato — disse, riferendosi al titolare dell’agenzia. – Devi pensare a un’azione urgente per gestire la crisi, Bruno. Ho appena visto il programma di Bel Dias in televisione, che parlava del caso del famoso attore che è stato visto uscire da un motel con la moglie del regista della telenovela.
Bruno sospirò a lungo dall’altra parte della linea, ma la sua voce non perse la sua solita animosità. Melissa pensò che fosse incredibile come il suo capo avesse sempre una soluzione per tutti i problemi in cui Jonas era coinvolto, ma senza perdere la sua compostezza.
— Ha fatto il nome di Jonas? — domandò.
— No, dal momento che abbiamo citato in giudizio la sua rubrica per aver parlato dei gusti particolari di tu sai chi, ha iniziato a dire “visto che la rubrica è corretta”, non citiamo il nome di questa persona – parlo, citando il caso di una famosa cantante di Sertanejo*. – Però chi altro è soprannominato il “Principe” nell’ambiente artistico oltre a Jonas? – chiese, abbassando ancora di più la voce, dirigendosi verso la caffetteria per riempire una tazza di caffè ed evitando così che i suoi colleghi potessero sentirla.
— Mauro ha detto qualcosa? — domandò Bruno, con un tono di voce affaticato, indicando che era entrato nell’ascensore dell’edificio. La ragazza dai capelli rossi si diresse verso l’ingresso dell’agenzia, sapendo che, quando sarebbe giunta alla reception, lo avrebbe trovato mentre usciva dall’ascensore.
— Mi ha chiesto di fissare un appuntamento per parlare… – iniziò a dire la ragazza, ma fu interrotta da due registi di passaggio. – Salve, buongiorno – salutò i due uomini in giacca e cravatta e tornò a parlare al telefono. – Ho cercato di spiegargli che ti attende una giornata molto impegnativa, ma non so se riusciremo a evitarlo a lungo.
Nei momenti di crisi come quello, tutto ciò che Bruno preferiva evitare erano gli scontri con Mauro Reis, il presidente della Star.
— Bene, organizziamo una riunione con Jonas — disse lui.
Ping! Il suono indicò l’arrivo dell’ascensore nel momento in cui Melissa raggiunse la reception. Le porte si aprirono e, quando Bruno Duarte uscì , spense il cellulare, lo mise nella tasca del cappotto e prese la tazza di caffè dalle mani della sua assistente.
— Grazie, Mel — disse, con un sorriso che avrebbe fatto sciogliere anche i ghiacciai dell’Alaska.
Quell’uomo era bello. Melissa non poteva negarlo, ma tutto quello che vedeva quando lo guardava era il suo capo e un suo amico. A differenza di Jonas, che lei definiva carino ma ordinario. Quel tipo era la canaglia più spudorata che avesse mai incontrato e che, a causa del lavoro, era costretta a sopportare.
— Non c’è di che — continuò lei, senza perdere il filo del discorso mentre camminavano lungo i corridoi. — Ho lasciato tutto quello che è stato pubblicato sulla tua scrivania e… Oh, merda! — mormorò, vedendo Mauro uscire dalla stanza del presidente.
Prima che Bruno potesse fare qualcosa, lei lo spinse in un ufficio e andò avanti, facendo fermare davanti a sé l’uomo sulla cinquantina, che aveva chiaramente i capelli neri tinti per sembrare più giovane e la pelle di un colorito arancione a causa delle sedute di lampade abbronzanti. Lui aprì la bocca ma Melissa non lo lasciò parlare.
— Ciao Mauro! Sono appena arrivata dalla reception e Michelle X stava aspettando di parlare con te. — La bocca dell’uomo si aprì e i suoi occhi si spalancarono per la sorpresa quando sentì parlare dell’attrice porno che diceva di voler essere rappresentata dalla Star, anche se lui le aveva detto innumerevoli volte che non lavoravano in quel settore. — Vuoi che la faccia passare? — domandò, con un’aria innocente.
— Shh! — mormorò lui, agitando le mani per farle abbassare la voce. — Non mi hai visto. Non sono qui! — E poi si voltò, tornò nel suo ufficio, come se mille demoni lo stessero inseguendo.
Quando la porta si chiuse, Bruno uscì dal suo nascondiglio e i due camminarono di nuovo lungo i corridoi fino a raggiungere il suo ufficio.
Bevendo un sorso generoso di caffè appena fatto , il giovane dirigente si sedette sulla sedia di pelle e iniziò a rovistare tra la pila di notizie lasciate da Melissa e sentì il suo stomaco contorcersi al pensiero della mole di lavoro necessaria per sistemare quel casino. In giornate come quella, Bruno si sentiva come se avesse cinquant’anni e non solo venticinque.
Mentre accendeva il computer, sentì Mel rispondere al telefono. La donna agitò la mano verso di lui. Prendendo l’auricolare posto sulla sua scrivania, se lo mise all’orecchio nel momento esatto in cui la sua assistente iniziava a parlare :
— Certo, Raquel, Bruno adesso prenderà la chiamata — Mel passò la telefonata a Bruno che rispose alla stilista con una voce così soave che faceva sospirare tutte le donne.
— Ciao, Raquel! Come sta la mia stilista preferita? — Sapeva che stava usando un tono adulatorio ma era necessario, dato che la giovane stilista era responsabile della realizzazione dell’immagine di Jonas in tutti gli eventi a cui partecipava.
— Molto bene. — La voce all’altro capo del telefono suonò devastante. — Soprattutto perché non ho più intenzione di sopportare il tuo amico donnaiolo. Oggi quattro coppie hanno cancellato la loro partecipazione all’evento previsto qui in negozio. Gli uomini sono spaventati a morte dalla possibilità che le loro mogli possano essere sedotte sotto il loro naso. Inoltre, ha spezzato il cuore della mia migliore assistente, che si è licenziata e ha deciso di tornare a casa dei suoi genitori, nell’entroterra, perché Jonas le ha promesso mari e monti per poterla portare a letto.
Oh, maledizione, pensò Bruno. L’uragano Jonas Lopes stava lasciando una scia di distruzione ovunque passava. Bruno sospirò mentre ascoltava la grafica lamentarsi, si passò le mani tra i capelli corti e parlò non appena la donna fece una pausa per riprendere fiato.
— Raquel, siamo amici da molti anni...
Lei lo interruppe:
— E Jonas si comporta in questo modo da anni!
— Sai che non ha cattive intenzioni… è un ragazzo molto… affettuoso. —Bruno ammorbidì il tono della sua voce e Melissa si lasciò scappare una risata mentre si occupava dell’altro telefono che squillava.
— Affettuoso? — La voce di Raquel risuonò un po’ stridula. — È un mascalzone, una canaglia, un cane, Bruno! Non ho annullato prima il contratto con lui per colpa tua! Sai che ti voglio bene ma non posso continuare in questo modo con Jonas…
Bruno approfittò del momento.
— Ti prometto che sistemerò tutto, Raquel. Non abbandonarmi, va bene? — le disse con un tono seducente. Respirò un po’ più sollevato, avvertendo il sospiro della stilista.
— Se non cambia nelle prossime settimane, il nostro contratto verrà cancellato. Ed è inutile che vieni da me con quella voce da ragazzino sofferente! — disse lei, ridendo.
Nell’ora successiva, Mel e lui risposero a una miriade di telefonate riguardanti lenotizie degli ultimi giorni. Anche se riuscirono a placare l’insoddisfazione di alcuni dirigenti come il direttore del marketing dell’azienda di bevande di cui Jonas era lo sponsor, il risultato finale delle chiamate fu a dir poco desolante.
— Due contratti cancellati con gli sponsor, cinque inviti a eventi disdetti, otto proposte commerciali rifiutate, oltre a perdere il ruolo da protagonista nella prossima soap opera. — Mel elencò con attenzione mentre Bruno si passava le mani tra i capelli castano scuro in preda alla frustrazione. La ragazza sorrise per come lui aveva scompigliato i suoi capelli lisci, trovando incredibile come potesse sembrare ancora più bello.
Bruno era il tipo d’uomo che poteva avere tutte le donne che voleva. Con un’intelligenza superiore alla media, un modo di parlare che poteva convincere chiunque e uno sguardo sorprendentemente dolce, quell’uomo era come il miele in un alveare. Entrava nel radar della maggior parte delle donne in lizza per la sua attenzione… Beh, questo quando Jonas non gli rubava le ragazze che gli interessavano. Era il peso di essere il migliore amico del principe delle soap opera, ripeteva ormai rassegnato l’agente.
— Che cazzo — mormorò, mentre si apriva la porta del suo ufficio.
Mauro apparve dal nulla con un’espressione piuttosto insoddisfatta.
— Tu. Nel mio ufficio. Ora.
L’uomo si voltò senza dare a Bruno la possibilità di rispondere, aprendo la porta con forza mentre usciva.
Bruno si alzò, si tolse l’auricolare dall’orecchio, si sistemò il nodo della cravatta e si rivolse alla sua assistente.
— Mel, chiama Jonas. Chiedigli di incontrarmi in quel ristorante italiano che ci piace tanto.
— A mezzogiorno? — chiese la donna. Bruno annuì e uscì dall’ufficio, sentendo il suo mal di testa peggiorare mentre si avvicinava all’ufficio del suo capo.
La segretaria di Mauro sorrise non appena lo vide, come faceva sempre. Bruno si avvicinò a Lurdinha, una donna di circa sessant’anni, che curava con mano ferrea l’agenda del presidente della società. Chinandosi, le diede un bacio sulla guancia paffuta; la donna rise e gli passò con affetto una mano sul viso.
— Prendilo con calma, figliolo. È molto nervoso.
— Non mi dire… — mormorò, incamminandosi verso la porta socchiusa.
— Devi fare in modo che quel ragazzo si calmi. Trovagli una bella fidanzata... — disse la donna e Bruno rise.
— Vediamo che cosa posso fare — le fece l’occhiolino, facendola sorridere ancora di più.
Bruno attraversò l’ufficio, dirigendosi verso la sedia dall’altra parte della scrivania di Mauro. Mentre camminava, il suo sguardo percorse il pannello che copriva la parete laterale, sul quale vi erano fotografie di artisti, musicisti, personalità e sportivi. L’uomo era una leggenda vivente nell’ambiente artistico, poiché rappresentava i nomi più importanti sul mercato. Bruno non fece in tempo a sedersi che Mauro iniziò a parlare:
— Lavoro in questo settore da molti anni, Bruno, e ho rappresentato ogni tipo di artista. Permaloso, esigente, noioso… ma è la prima volta che ho a che fare con uno che fa di tutto per buttare la propria carriera nel cesso.
— È molto giovane, Mauro... — Bruno cercò di calmarlo.
— Giovane? A ventiquattro anni? — Mauro si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro con impazienza. — È un bastardo. Un donnaiolo! È da tanto tempo che ti dico che deve controllarsi perché non è l’unica stella del paese. Tutti i giorni salta fuori un nome nuovo, un volto più bello, un nuovo talento.
Appoggiò le sue mani sulla scrivania, inclinando il corpo in avanti.
— Ci siamo occupati della carriera di Jonas da quando aveva diciannove anni. Ti ho assunto perché facevi parte del pacchetto e ti ho permesso di dedicarti esclusivamente a lui. Ma, anche se sei diventato uno dei migliori agenti della squadra, se Jonas va via, anche tu verrai licenziato.
Bruno si alzò. Il battito del suo cuore era accelerato così come la sua testa. Quel momento era decisivo e aveva bisogno di usare tutti i suoi poteri di persuasione su Mauro, non solo per salvare la pelle al suo migliore amico, ma anche per tenersi il suo lavoro. Anche se sapeva che Jonas lo avrebbe seguito ovunque fosse andato, non sarebbe stato molto utile se la sua carriera fosse stata travolta dallo scandalo in cui si era cacciato. E, visto che non aveva altri clienti, difficilmente poteva interpretare Jerry Maguire, il ruolo di Tom Cruise nell’omonimo film, e convincere altri attori a unirsi a lui. L’unica cosa che gli restava da fare era adulare un po’ il capo e cercare di ribaltare la situazione.
— Jonas è un bravo ragazzo, Mauro. È un grande attore e ha un talento difficile da trovare di questi tempi. Ma ha la testa debole quando si tratta di donne. Non rescindere il contratto. Sono sicuro di poter rimediare a tutto quello che è successo. — Inarcò il sopracciglio. — Sai che non ti ho mai deluso né ti ho mai promesso qualcosa che non potevo mantenere.
L’uomo sospirò, chiudendo il bottone della sua giacca.
— Hai tre mesi di tempo per sistemare tutto. Tre. Mesi. Non un giorno di più. Hai capito, Bruno?
Lui annuì con il cuore che batteva a mille.
— Puoi stare tranquillo — rispose il giovane e uscì rapidamente dall’ufficio prima che il capo potesse cambiare idea.
Non sapeva quale tipo di miracolo ci sarebbe voluto per trattenere Jonas, però doveva farcela. O lui e Jonas sarebbero andati a far parte delle migliaia di disoccupati del Paese.

Due
Bruno entrò nel ristorante italiano a mezzogiorno e mezzo in punto. Si tolse gli occhiali da sole mentre veniva salutato dall’addetta alla sala e fu condotto al tavolo dove era solito sedersi, in fondo al ristorante, quando ci andava con Jonas. Salutando i camerieri mentre attraversava il ristorante, salutò un famoso presentatore televisivo, seguendo il dolce ondeggiare dei fianchi della bella donna che lo accompagnava. Avvicinandosi al tavolo dove era seduto Jonas, notò che, come sempre, il suo amico era circondato da molte persone. Per lo più donne che desideravano un autografo, un selfie o anche l’opportunità di ricevere un invito o un appuntamento… o, chissà, di trascorrere una notte con la grande stella della televisione.
L’agente osservò il suo cliente e amico, mentre si avvicinava: i capelli castani spettinati e troppo lunghi, la barba da radere, la maglietta nera, attillata sul suo corpo muscoloso, che lasciava intravedere il tatuaggio che copriva gran parte del bicipite e il suo sorriso, il suo marchio di fabbrica, urlavano a gran voce “Canaglia.”
Cattivo. Malvagio.
Con un sorriso che non arrivava ai suoi occhi, Bruno si avvicinò al tavolo, facendosi largo tra la folla.
— Va bene. Grazie a tutti per l’affetto. Sono sicuro che non volete che il pranzo si raffreddi — disse, mentre le persone si allontanavano. E poi strizzò l’occhio a una delle giovani in piedi accanto a Jonas con la scollatura del vestito quasi fino al naso dell’attore.
— Parleremo più tardi, angelo mio. — Sentì Jonas sussurrare alla bionda che fece qualche passo e appoggiò dolcemente le labbra su quelle dell’attore prima di andarsene.
Bruno stava per sedersi quando sentì una voce sussurrare qualcosa.
— Signore, posso fare una foto con lui? — domandò una bambina dai capelli rossi con le lentiggini sul naso, tenendo in mano un cellulare.
Bruno sorrise alla piccola che non doveva avere più di otto anni.
— Certo — rispose, incapace di dire di no a una bambina così carina.
La piccola si avvicinò a Jonas, che la abbracciò e le baciò il viso.
— Mia madre ha detto che non sarei dovuta venire qua, ma io sono la tua fan numero uno — disse la bambina, sbattendo i suoi grandi occhi verdi.
— Veramente? Dì a tua madre che non mi dai fastidio e che potrai venire a parlare con me tutte le volte che vorrai.
La piccola sorrise.
— Mamma ha detto che sei un donnaiolo e che dovrei scegliere un altro attore come mio finto fidanzato, ma nessun altro è carino come te. — I due ragazzi aprirono la bocca increduli. Nel frattempo la bambina continuava a parlare. — Quando crescerò e avrò circa trent’anni, sarai il mio fidanzato? Mio padre ha detto che non posso avere un fidanzato fino a dopo i trent’anni.
Jonas rise e Bruno sollevò il cellulare per scattare la foto mentre rispondeva alla bambina.
— Quando avrai trent’anni, lui sarà vecchio e fuori di testa. Sono sicuro che per allora avrai trovato un fidanzato più bello di Jonas e della tua età.
Bruno scattò la foto mentre la piccola rideva delle sue parole.
— Sei una bambolina — le disse Jonas, facendole scorrere la punta del suo indice sul naso. Lei sorrise e lo ringraziò, prendendo il cellulare dalla mano di Bruno e tornando al tavolo da dove sua madre la stava osservando con attenzione.
— Ci rendiamo conto che la reputazione di un uomo è veramente pessima quando ne parla anche una bambina — sottolineò Bruno, prendendo il menu sul tavolo.
La risata di Jonas riecheggiò nella sala.
Dopo che il cameriere prese le ordinazioni e portò le bevande, vino rosso per Jonas e acqua naturale per Bruno, l’agente iniziò a parlare:
— Amico, sei una mina vagante. Che cosa ti passa per la testa?
— Non ho fatto niente… — Jonas iniziò a parlare ma fu interrotto dal suo amico.
— Non mi prendere in giro. Ti conosco da quando avevamo sette anni e hai baciato quasi tutte le bambine della nostra scuola alle elementari. Sai che ti scuso sempre siccome sei un donnaiolo, ma questa volta hai veramente esagerato, — si lamentò e abbassò la voce. — Dovevi metterti nei casini proprio con la moglie di Daniel Avelar? È uno degli uomini più potenti dell’emittente!
Mentre Bruno si passava la mano tra i capelli scuri, Jonas sollevò il suo bicchiere di cristallo, agitò il liquido rosso e ne inalò l’aroma. Con quel sorriso che incantava dieci donne su dieci, ne bevve un sorso e guardò il suo amico.
—Che cosa ci posso fare se mi desiderava? — rispose Jonas a bassa voce e sfoggiando un sorriso sicuro. — Ed è bellissima… oltre che un uragano e...
Bruno osservò il suo amico con un’espressione annoiata, agitando la mano per farlo smettere di parlare.
— Non mi interessa che fenomeno della natura sia. La tua reputazione è a terra. Hai perso numerosi contratti pubblicitari, ho quasi dovuto implorare Raquel per farle continuare a creare il tuo guardaroba e… — Jonas guardava Bruno con indifferenza, bevendo un altro sorso del suo vino. — Hai perso la parte nella soap delle nove.
— Contatta Aloísio Neto. Ha appena approvato la trama per la prossima soap delle sei. È in costume. Ti vedrei bene nella parte del cavaliere.
— Se non salviamo la tua reputazione entro tre mesi, me ne andrò.
Jonas quasi sputò il vino che stava bevendo.
— Non posso credere che mi abbandonerai solo per questo!
— Non ho detto questo. Ma Mauro è stato molto chiaro. Ho tre mesi di tempo per trasformarti in un vero principe, altrimenti posso dire addio alla mia carriera di agente. E tu, assassino, dovrai trovarti un altro manager.
Jonas si chinò in avanti e mise la mano sul braccio dell’amico.
— Non posso crederci, Bruno... — iniziò a parlare ma fu interrotto dalla luce del flash di una macchina fotografica. — Maledizione! — imprecò, facendo una smorfia.
— Sai che domani sarà pubblicata sulla rivista Spettegolando con il titolo: Attore, presunto donnaiolo, ha una relazione con un bel ragazzo. Maggiori dettagli a pagina due.
I due scoppiarono a ridere e Jonas tornò a sorseggiare il suo vino.
— Sono fottuto.
— Proprio così. Parlo seriamente, Jonas. — L’espressione di Bruno tornò seria. — Devi stare lontano dalle riviste di gossip, dai portali delle notizie sulle celebrità e, soprattutto, dalla rubrica di Bel Dias. È pericoloso.
— È un pettegolo e... — Bruno lo interruppe di nuovo, sollevando la mano.
— È molto pericoloso e renderà pubblici tutti i tuoi segreti. Anche quelli che non sai nemmeno di avere.
I due restarono in silenzio mentre il cameriere si avvicinò per servire i piatti. Jonas prese il primo boccone di pasta e sospirò. Mentre masticava, si protese verso la bottiglia di vino ma Bruno la allontanò.
— No.
— Ma...
— Un bicchiere. Non voglio pensare che tu non ti stia comportando bene. Niente alcolici. Nessuna sigaretta sospetta.
L’attore lo interruppe, annoiato.
— Ho fumato erba solo una volta. Avevo diciotto anni.
— È stato sufficiente per tutta la vita. Niente più feste. Né fare il mangiatore di donne.
— Frutti — Jonas lo corresse.
— Che cosa?
— Vengono chiamate “donne frutta”. *

— Non mi interessa. Da oggi, farai voto di castità. A costo di dover tagliare il tuo amico.
— Oh, Bruno... Che cosa hai detto?
— Quello che hai sentito. Vivo in funzione tua da anni. Ho rinunciato al mio futuro per occuparmi del tuo. Della tua carriera. — Gli occhi azzurri di Bruno erano scuri come il mare in una notte di tempesta. — Per colpa tua, per rispetto della nostra amicizia, ho accettato di aiutarti e ho finito per essere il tuo agente. Ma se non cambi, sarò io a pagarne le conseguenze.
Jonas spalancò gli occhi sentendo lo sfogo di Bruno e poi distolse lo sguardo. Non era abituato a vedere il suo amico perdere la pazienza in quel modo.
— Va bene. Mi comporterò bene.
Prese un altro boccone, masticando il cibo che adesso sembrava sabbia nella sua bocca. Non voleva danneggiare il suo amico, né la sua carriera… voleva solo godersi la sua gioventù e la vita da single che stava conducendo. Non capiva nemmeno perché la gente fosse così interessata a chi frequentava. Va bene che era un donnaiolo e, nel momento in cui la moglie di uno dei direttori principali dell’emittente televisiva gli aveva sorriso, aveva capito che sarebbe stato un problema. Ma amava le donne e non poteva resistere al loro fascino.
Jonas sollevò lo sguardo e vide che Bruno era intento a leggere qualcosa sul suo cellulare. Nonostante fosse ben vestito, come sempre, sembrava stanco. L’agente si accigliò e storse la bocca, fissando il display.
— È successo qualcosa? — domandò Jonas, richiamando l’attenzione di Bruno.
— Mel mi ha inviato delle informazioni su alcuni tuoi contratti. È riuscita ad annullare la cancellazione della campagna del marchio di jeans. —Sospirò. — Un problema di meno.
Continuarono a mangiare, parlando di amici in comune, di calcio e dei contratti di lavoro confermati dopo lo scandalo. Uscendo dal locale, Bruno fece di nuovo delle raccomandazioni al suo amico.
— Amico mio, per favore. Stai lontano dai guai. Mi fido di te.
Jonas annuì.
— Che cosa faremo per cambiare questa situazione? Hai qualche idea?
Bruno si passò la mano sui capelli e sospirò, frustrato.
— Per ora dovrai essere molto discreto. Scomparirai per un po’. Tra qualche giorno il tuo nome non sarà più associato a nessun pettegolezzo e la gente inizierà a dimenticare. Questa settimana abbiamo una riunione con dei dirigenti della TV via cavo. Speriamo che abbiano una proposta interessante… Forse una serie?
— Mi piacerebbe condurre un programma — disse Jonas, con lo stesso sorriso che era solito sfoggiare quando voleva qualcosa… o qualcuna.
— Dopo questo scandalo non ti assumerebbe neanche il canale delle televendite per presentare i gioielli mediorientali per sei ore di fila, senza neanche la pausa per andare al bagno. — I due risero e si strinsero le mani. — Prenditi cura di te. E per l’amor di Dio, stai lontano dai guai.
Jonas annuì e si diresse verse il parcheggio mentre Bruno pregava che nessun culo con la gonna apparisse lungo il tragitto dell’attore verso casa. Tutto ciò di cui aveva bisogno era tenersi alla larga dalle tentazioni.

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