Читать онлайн книгу «Svelare Il Re Dei Fae» автора Brenda Trim

Svelare Il Re Dei Fae
Brenda Trim
Non ho più voglia di aspettare di diplomarmi all'Accademia per rivendicare il mio titolo.
Il tempo è scaduto. La mia gente sta soffrendo e viene uccisa.
Sono il f@*%uto Re dei Fae, e ho intenzione di salire sul mio trono.
Ho imparato molto durante gli anni trascorsi alla Bramble’s Edge Academy, ma sento che non sarà sufficiente.
L'interrogativo più rilevante è se sono forte abbastanza per occuparmi del Fae Oscuro che ha terrorizzato il nostro reame e ha cercato di prendersi ciò che è mio.
Il Fae Oscuro non è il mio unico problema. Gli umani risiedono nel castello della mia famiglia, e hanno preso il sopravvento sulla maggior parte delle nostre terre.
Sto per compiere la battaglia della vita, insieme alla mia compagna e alla mia Guardia personale.
Ho acquisito un alleato inaspettato, e tocca a noi salvare il regno dei Fae prima che sia troppo tardi.


Svelare il Re dei Fae

Indice
1. Capitolo Uno (#u33c97914-7a47-5e0a-97d9-8ff8df6ad40a)
2. Capitolo Due (#u4531c2c9-f3f4-58c0-b2af-24dd23c3a161)
3. Capitolo Tre (#u187f0de1-df10-512c-a311-74a08bdca91a)
4. Capitolo Quattro (#u2b130638-97e1-55b1-8795-429cf5e5046b)
5. Capitolo Cinque (#u94ce8009-20f7-5121-9913-a563290ee784)
6. Capitolo Sei (#u34408dd8-3fc3-5c3c-a451-6bbea2ee28fe)
7. Capitolo Sette (#u3183e3a3-58e0-5a72-b421-43a2b668ebd2)
8. Capitolo Otto (#u7bf0de7e-7654-55a6-80a0-a33487a11731)
9. Capitolo Nove (#u43942d00-a98d-509c-85ca-b78894b12627)
10. Capitolo Dieci (#ud0037746-bc8d-5efa-ba39-3ac19e5ad188)
11. Capitolo Undici (#u92ef3bb8-cc60-55af-8f27-b82ef984d35f)
12. Capitolo Dodici (#u1a2466eb-cae0-53d9-8c1f-31df43e90877)
13. Capitolo Tredici (#u6d39415b-c434-55e0-9cae-3a339e08ad73)
14. Capitolo Quattordici (#u72a661fb-3c49-51b7-8de0-a34d714d7957)
15. Capitolo Quindici (#u8c473f27-2baa-5eb8-9c09-7290e01cf46f)
16. Capitolo Sedici (#u4ebbf47c-ad31-5bb0-827e-1c5ef1502678)
17. Capitolo Diciassette (#uf59b5831-291d-5eb5-bb15-7a7c1040d033)
18. Capitolo Diciotto (#uc420c15e-c647-5309-a0ac-1771ce6a6d5c)
19. Capitolo Diciannove (#u831cdfd9-5689-5f21-85ba-2439e792abdb)
20. Capitolo Venti (#ue5b7e437-326b-50cf-b586-a46d75cea247)
21. ESTRATTO DAL LIBRO Il Guerriero Dei Sogni (#uc879a287-eff2-565d-a329-66d9ff4d122a)
22. Nota Dell'autrice (#udf3c4a60-e7d5-53fc-bb47-bc8caeca4416)
23. altre opere di BRENDA TRIM (#uc2b1f9d1-802f-5c3a-b754-09d192113d7c)
Copyright © Marzo 2020 by Brenda Trim
Editor: Chris Cain
Copertina di Fiona Jayde
[bad img format]
* * *
Questo libro è un’opera di fantasia. I nomi, i personaggi, i luoghi e gli eventi descritti sono frutto dell’immaginazione dell’autrice oppure sono usati in modo fittizio. Qualsiasi somiglianza con persone, viventi o defunte, luoghi o fatti reali è puramente casuale.
ATTENZIONE: La riproduzione non autorizzata della presente opera è illegale. La violazione del copyright è perseguibile dall'FBI ed è punibile con 5 anni di carcere federale e una multa di 250.000 dollari.
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere usata, riprodotta elettronicamente o stampata senza permesso, ad eccezione di brevi citazioni comprese nelle recensioni.
[bad img format] Creato con Vellum (http://tryvellum.com/created)
La benevolenza ci rafforza. Fortifica i nostri cuori, risvegliando in noi il coraggio di tener duro.

Capitolo Uno
“Zia” disse Ryker quando abbracciò la sorella della propria madre biologica. Maurelle, Brokk, Daine e Sol si trovavano dietro di lui. A differenza della volta precedente in cui si erano recati al bordello, gli amici del Re non stavano guardando con interesse le circostanti Fae nude. Maurelle arrossiva dall’imbarazzo, eppure teneva la testa alta e sorrideva alla zia di Ryker. Quest’ultimo ammirava Maurelle più di tutti.
La ragazza continuava a sorprenderlo, dimostrandogli quanto fosse forte ed agguerrita. Niente la poteva fermare. Era raro vedere qualcuno che non si faceva intimidire da diverse situazioni. Non aveva importanza ciò che si trovavano ad affrontare, Maurelle era sempre accanto a loro.
“Siamo venuti appena abbiamo saputo dell’incontro” proseguì Ryker dopo aver sciolto l’abbraccio. Il loro ultimo anno alla Bramble’s Edge Academy era iniziato un paio di giorni prima. L’ansia che provava il ragazzo per salire sul trono una volta completato l’anno lo stava divorando, così come aveva fatto per settimane. Gli serviva un piano, e gli serviva subito. Aveva quindi colto l’occasione, decidendo di prendere parte a quell’incontro.
“Sono così contenta che siate venuti tutti. È un gran casino” rispose Shiloh quando lo prese per il braccio.
Ogni volta in cui Ryker era stato al bordello di sua zia si era accorto che c’era in sottofondo della musica lounge, e questa volta non era diversa. Brokk cinse le spalle di Maurelle con un braccio, cercando di celare il fatto che si stesse guardando attorno. Ryker ridacchiò quando notò che la ragazza diede una gomitata a Brokk prima di allontanarlo con un ghigno complice sul viso.
“Pensa al corpo perfetto di Maurelle e non vorrai più occhieggiare le altre femmine” disse Daine a Brokk.
Sol rise quando Ryker tirò a sé Maurelle che era ora rossa in volto e lo stava guardando male. Shiloh li stava osservando con un sorriso a trentadue denti. Era divertita tanto quanto loro.
“Ragazzi, avete scelto una femmina stupenda. Tranquilla, Maurelle. Sono gelosa della tua bellezza e delle tue curve. Il tuo aspetto è esotico e vero. Una combinazione che ti renderebbe molto famosa qui al Sinful Delight. Se non fossi già impegnata t’implorerei di venire a lavorare per me alla fine dell’anno scolastico”.
Maurelle restò a bocca aperta. Ryker ringhiò, e Daine e Sol annullarono la distanza che li separava, sistemandosi proprio dietro i due. “Mi sta bene condividere la mia compagna con loro tre, ma con nessun altro. I tuoi clienti non avranno mai un assaggio della nostra Maurelle”.
Maurelle gli accarezzò il petto, tranquillizzandolo. Il ragazzo abbassò lo sguardo su quello adorante di lei. “Dovremo lavorare sulla tua diplomazia, principe azzurro. Sono tua, e tu sei mio” lo rassicurò.
“Anche noi siamo tuoi, Elle” aggiunse Brokk.
Le coppie sui divani verdi e viola di velluto erano immerse nelle proprie attività, ma quella sul divano rosso sembrava in ascolto di ogni parola pronunciata dal gruppo. Ryker non aveva idea di chi fossero, ma decise che non gli piaceva l'attenzione che il maschio aveva rivolto a Maurelle.
“Dove si tiene l'incontro?” domandò alla zia.
Shiloh sollevò una mano ed una delle sue ragazze atterrò accanto a loro. La femmina slanciata indossava un abito rosso trasparente e nient'altro sotto. Ryker si era imposto di non guardarla volare dall'alto in modo da non vedere più di quanto avesse voluto. Inoltre non voleva che Maurelle pensasse che fosse attratto dall'altra femmina.
La ragazza atterrò di fronte a Ryker, ed il maschio notò immediatamente i capezzoli della Fae, ben in vista sotto al vestito trasparente. Lo spettacolo gli fece venir voglia di portare Maurelle in una stanza in cui sarebbe stata concessa loro un po' di privacy, per poter esplorare il corpo di lei con la propria lingua. Peccato che non fosse il momento adatto per farlo.
Shiloh si avvicinò alla ragazza dai capelli rossi e le ali azzurre splendenti, e le sussurrò qualcosa all'orecchio. La femmina annuì e si allontanò, sparendo oltre delle tende rosse di velluto.
“Vi andrebbe qualcosa da bene prima dell'incontro?” domandò Shiloh al gruppo.
“Del vino andrebbe benissimo, grazie” rispose Maurelle.
“Birra” commentò Ryker. Quest'ultimo non si sorprese quando gli amici ordinarono la stessa cosa.
Shiloh sollevò la mano, ed un'altra femmina in abiti succinti si affrettò accanto alla donna. "Per favore porta del vino e della birra con dei bicchieri alla stanza Aurora".
“Sì Signora, arrivo subito". La femmina si librò in volo ed atterrò dietro al bancone. Presto i Fae avrebbero volato ovunque. Ryker stava frequentando il terzo ed ultimo anno all’Accademia, e presto sarebbe salito al trono. Aveva in mente molti cambiamenti da apportare una volta rivendicato il proprio ruolo nel reame.
Gli tornò alla mente il campo di forza esteso sopra il territorio della scuola. Avrebbe rimosso lo scudo che friggeva le ali dei ragazzi che cercavano di scappare agli agenti? La sua reazione istintiva gli disse di farlo, ma avrebbe dovuto fermarsi a riflettere su ciò che avrebbe portato effettivamente giovamento al futuro dell’istituzione. Doveva formare un comitato affinché l’informassero su ciò che avrebbe aiutato a contenere gli studenti che acquisivano i poteri, ovviamente senza arrecare loro danno. Non era così semplice come credeva che fosse.
Shiloh li guidò lungo il corridoio. Ryker restò sorpreso quando la donna entrò nel proprio ufficio. I familiari cuscini con le frange ed il divano di velluto lo accolsero, dandogli sosta dalla pazza vita che stava conducendo.
Shiloh oltrepassò la scrivania e si diresse verso la libreria. La donna si fermò accanto ad un tomo dalla copertina nera di pelle. Le dita di lei ne accarezzarono con grazia il dorso. Solo quando il volume emise un flash di luce dorata, Ryker si accorse che la donna aveva disegnato una runa sul libro.
Seguì un tonfo, a cui si succedette il rumore della pietra che sfrega altra pietra. Il suono echeggiò nella stanza. Le mensole si spostarono e rivelarono una scala.
Maurelle prese Ryker per mano e strinse forte. Il ragazzo reciprocò il gesto di lei nel tentativo di rassicurarla che erano al sicuro con Shiloh. “Dove porta?” sbottò la propria compagna. L’esitazione nella voce di lei gli fece capire quanto fosse tesa. Non poteva fargliene una colpa. Era già stata tormentata a sufficienza per dieci vite.
“È un passaggio segreto” spiegò la donna. “I membri della ribellione s’incontrano in una stanza del piano interrato”.
“Intendi nelle segrete?” domandò Brokk nell’osservare con attenzione l’ingresso.
Shiloh rise e scosse il capo. “No. Intendo il piano interrato. Una volta era adibito solo alle fognature, ma quando ho acquistato il bordello ne ho ristrutturato una parte, in modo da potermici rifugiare. La chiusi quando gli umani presero il sopravvento e mia sorella e suo marito vennero uccisi. Sapevo che chi di noi voleva ribellarsi avrebbe avuto bisogno di un posto sicuro per incontrarsi”.
Prima che potessero scendere le scale, la cameriera li raggiunse in ufficio con un vassoio colmo della birra e del vino che avevano richiesto. Ryker si affrettò dalla ragazza e le prese il vassoio dalle mani. Prima che si potesse voltare, Brokk fece lo stesso con lui. Ryker inarcò quindi un sopracciglio in direzione del proprio amico, il quale si limitò a sorridergli prima di dirigersi lungo le scale.
“Perché l’hai fatto?” chiese Ryker ad alta voce prima di cedere il passo alla zia ed a Maurelle.
“Sei il Re, non un cameriere. Cose come questa rappresentano dei doveri per noi, non per te” rispose Brokk voltandosi brevemente verso Ryker.
Ryker sentì il petto stringersi, e lo raggiunse una sensazione difficile da sopportare. Era diverso dai propri amici. Lo giudicavano più importante di loro stessi. La cosa non poteva essere più lontana dalla realtà. I membri della Guardia reale erano tanto importanti quanto lo era lui, se non più rilevanti.
“Smettila, principe azzurro. Tu sei l’essere più importante di questo reame. Senza di te cadremmo tutti nelle grinfie di qualche Fae Oscuro” commentò Maurelle. Ryker non si era accorto che la ragazza si era fermata e che lo stava guardando da qualche scalino più in basso.
“Non sono più importante senza di voi” ringhiò Ryker tenendo lo sguardo su Maurelle. Il ragazzo stava esprimendo i propri sentimenti, cercando di farle capire quanto lei fosse rilevante per lui. “Se dovessi perdervi non sarei più nulla. Non posso continuare questo viaggio senza di voi al mio fianco”.
Sol gli diede una pacca sulla spalla. “Non andiamo da nessuna parte, fratello. Prendiamo parte a questo incontro, così possiamo ideare un piano per scoprire lo stronzo dietro tutto questo”.
Ryker annuì e seguì la zia e Maurelle in silenzio. Poi fece scivolare la propria mano in quella di Maurelle ed intrecciò le dita con le sue. La temperatura scese di qualche grado nel percorrere la scala. A Maurelle vennero i brividi, ed il ragazzo si ritrovò a desiderare di avere con sé una giacca da farle indossare.
Si udì l’eco di diverse voci, quindi Ryker strinse lo sguardo nell’oscurità in modo da decifrare ciò che stavano per vedere. Sollevò la mano libera sulla quale generò una luce che fece volare più in là con l’ausilio del proprio elemento aereo.
“Sono i membri della ribellione, nella stanza più avanti. Ho realizzato ingressi segreti in diversi punti di Bramble’s Edge” lo informò Shiloh.
Il ragazzo annuì e la seguì verso la porta visibile più in là grazie alla luce emanata dall’interno della stanza. Il volume della conversazione aumentò, ed il ragazzo distinse la voce della propria madre.
Aumentò quindi il passo, e trascinò Maurelle con sé all’interno della stanza. Sol si affrettò dietro ai due, seguito da Shiloh e Daine. Brokk era già arrivato, e stava versando del vino in un calice che porse a Maurelle.
“Ryker” la madre che l’aveva allevato e cresciuto si trovava dall’altra parte del tavolo. “Avresti potuto dirmi che saresti venuto ad un incontro, figlio mio”.
“Mamma” la salutò lui dandole un bacio sulla guancia ed abbracciandola. “Odio doverti coinvolgerti in questo casino. Non posso rischiare di perderti”.
“Hai intenzione di presentarci?” esordì un maschio dal tavolo.
Galina lo lasciò andare e si voltò. “Lui è mio figlio, Oberon. L’erede al trono di Mag Mell”. I presenti trasalirono, e Ryker pregò silenziosamente che non ci fosse una talpa nel gruppo. Se così fosse stato, la sua vita sarebbe finita.
“Non percepisco l’identità reale” ribatté Oberon quando strinse lo sguardo su Ryker.
“Perché indossa un amuleto per mascherarla” annunciò Shineah quando entrò in stanza.
“Peridun” disse Maurelle abbassando il capo in segno di rispetto.
“Che bello vederti, Maurelle. Noto che ti sei aperta ad altri compagni. È un buon segno per il reame” Maurelle arrossì ed abbassò lo sguardo.
“Sono contento che tu sia qui” commentò Ryker cambiando argomento. “Spero che qualcuno qui sappia dire qualcosa sul leader del Consiglio. Credo sia lui il Fae Oscuro dietro la morte dei miei genitori”.
“Come possiamo esserne certi? Savelle ha fatto tutto ciò che ha potuto per proteggere il reame” esordì una femmina. Ryker l’aveva già vista a Bramble’s Edge. I suoi occhi rosa erano peculiari per una Fae.
“Ci ha fatto vedere ciò che vuole che noi vediamo, Phoebe” rispose sua mamma, Galina. “Ho sempre percepito qualcosa di sbagliato in lui, ma davo per scontato avesse a che fare con il fatto che aveva perso la sua compagna quarant’anni fa. È stato lui a ordinare il rapimento della compagna di Ryker e della sua prima Guardia”.
Nella stanza piombò il silenzio, e gli sguardi di tutti furono su Maurelle e Brokk. La ragazza spostò il peso da un piede all’altro e si posizionò dietro a Ryker. Oberon incrociò le braccia al petto.
“Il maschio che sembrava essere al comando quando ci hanno torturati indossava una maschera marrone di Hob. È anche quello che è scappato. Dobbiamo trovarlo ed eliminarlo” commentò Brokk prima di finire la birra che stava bevendo.
“Lo elimineremo presto, in modo che non rappresenti un rischio per Ryker” aggiunse Sol.
“E gliela faremo pagare per aver fatto del male a Maurelle. Nessuno la fa franca se la fa sanguinare” promise Daine.
Ryker desiderava vendetta quanto lo voleva Daine. Era per questo che voleva così tanto trovare quel tizio? No. Era perché si rifiutava di far soffrire ulteriormente il proprio popolo. Chiunque fosse quel Savelle era malvagio e voleva controllare l’intero reame. Si trattava di qualcosa che aveva fatto per quasi due decenni, facendo sembrare che fossero stati gli umani ad appropriarsi di tutto ciò che serviva ai Fae.
“La pagherà” promise Ryker. “Per tutto ciò che ha fatto. Dobbiamo sapere dove si trova, ma anche che ruolo abbiano gli umani nel suo piano. Dall’esterno sembra che siano loro a gestire il reame. Hanno rubato le terre che appartenevano di diritto ai Fae. È per questo che siamo deboli come non lo siamo mai stati”.
“Ci ha estirpati delle nostre aree in modo da essere l’unico ad avere accesso agli elementi presenti lì. Così, non solo noi ci siamo indeboliti, ma lui è diventato più forte. Si trovava nella posizione perfetta per utilizzare delle pozioni per controllarci a proprio vantaggio. Questa cosa finisce adesso. Non saremo più relegati nel ghetto”.
“Come possiamo farlo se gli umani lo supportano?” domandò Shiloh. “Lo voglio più di qualsiasi altra cosa, ma non voglio che tu resti ferito o peggio. I tuoi genitori volevano che tu vivessi”.
“Per questo sono qui. Ho bisogno del vostro aiuto” ammise Ryker.
I membri del gruppo si guardarono a vicenda, quindi Phoebe prese l’iniziativa. “Uno di noi si deve infiltrare nel Consiglio. Considerata la perdita dei membri ne dovranno convocare altri. Nessuno è felice del fatto che gli umani continuino ad occupare le nostre terre. Savelle dovrà arrendersi quando inizieremo ad avanzare delle richieste”.
“Speri che lo faccia. Ma forse non gli servirà più un Consiglio” commentò Maurelle. “È in grado di manipolare la mente della maggior parte della popolazione, ed il nostro gruppo ridotto non ha possibilità di vincere contro gli umani. Di cui la maggior parte sono innocenti”.
Galina annuì. “Hai ragione, ma è l’unico modo in cui possiamo cominciare. Se vogliamo riprenderci il reame con il minimo dei danni ci servono ulteriori informazioni circa la dinamica delle cose”.
“Stai dando per scontato che riusciremo a rimuovere gli umani dal reame quando Ryker salirà al trono. Hanno armi da fuoco che ci possono annientare senza troppo sforzo” aggiunse Oberon dando un’alzata di spalle.
“Stai suggerendo di non fare niente?” ribatté la mamma di Ryker.
Il ragazzo si portò la mano in tasca e vi estrasse il talismano datogli da Shineah. Quindi lo porse a Maurelle. “Basta” esclamò lui. I presenti rimasero subito in silenzio, e portarono tutti lo sguardo su di lui. Ryker allargò le proprie ali rosse e nere, ed incrociò le braccia al petto.
“Chi vuole infiltrarsi nel Consiglio? Porteremo avanti questo piano. Non possiamo restare fermi. Ci sono molte incognite, ma ciò che so è che Savelle verrà eliminato, e i Fae ricostruiranno il loro reame in modo da portarci più beneficio”.
“Cercherò una pozione” gli disse Oberon.
“Posso farlo anch’io” commentò un maschio dagli occhi color ambra e dalle ali dorate e color granata.
“Sei sicuro, Devon? Ci servi in una posizione di controllo nei confronti delle forze dell’ordine” gli chiese Galina quando si allungò verso un calice vuoto, con l’intento di versarsi del vino. Ryker l’anticipò, servendole il vino e porgendole il calice. La donna gli sorrise e gli accarezzò una guancia con la mano, come a volergli ricordare quanto gli avesse voluto bene per tutta la sua vita.
Ryker doveva ringraziare Galina poiché l’aveva cresciuto facendolo diventare il maschio forte e determinato che era. La donna aveva dedicato la propria vita a lui, ed il Fae avrebbe fatto in modo di assicurarsi che la propria madre avrebbe avuto una vita migliore da quel momento in poi. Si meritava di vivere nel lusso; il ragazzo era però al corrente che Galina non avrebbe mai voluto una vita simile se gli altri non avessero avuto il necessario per sopravvivere.
“Manterrò la mia posizione, nonostante lui molto tempo fa mi chiese di unirmi al Consiglio. Non capii perché, quindi all’epoca mi rifiutai. Adesso non posso fare a meno di chiedermi se avessi invece percepito qualcosa del genere” ammise Devon.
“Dobbiamo collaborare per fare in modo che Ryker prenda il potere” li informò Shineah. “Il destino del nostro reame è nelle nostre mani. Raccogliete quante più informazioni possibili in modo da essere pronti per aiutare quando verremo chiamati”.
Il gruppo accettò il piano, e Ryker abbracciò Maurelle quando si rese conto della loro posizione precaria. Odiava che la propria compagna e Guardia reale fossero al centro della questione. Erano più in pericolo di quanto lo fossero stati durante l’anno precedente, quando erano quasi morti per mano dei suoi nemici.
Se solo Ryker avesse potuto fare questa cosa da solo. Shineah incrociò lo sguardo di lui e scosse il capo. ‘Hai bisogno di loro. Fallirai se cercherai di affrontare Savelle senza i tuoi alleati al tuo fianco’.
A Ryker vennero le vertigini quando la Peridun comunicò telepaticamente con lui. Sapeva che la donna aveva ragione. Ciò non rendeva però il tutto più facile da accettare. A prescindere da qualsiasi altra cosa, Ryker avrebbe fatto tutto il possibile per assicurarsi che i suoi alleati fossero al sicuro quando sarebbe giunto il momento. La priorità era trovare il Fae Oscuro ed eliminarlo. E non vedeva l’ora di farlo.

Capitolo Due
Maurelle si spostava avanti e indietro nella stanza dei ragazzi. Il loro terzo ed ultimo anno aveva avuto inizio poco tempo prima. La Fae credeva che dopo tutto ciò che avevano passato sarebbe stata in grado di gestire quello che avrebbero dovuto affrontare.
La ragazza si ritrovava invece con i nervi a fior di pelle, e si sentiva come se stesse per vomitare. Nelle due settimane precedenti non aveva avuto appetito, e non riusciva a dormire. Doveva fare qualcosa al riguardo. Non avevano fatto progressi nel trovare Savelle e nemmeno nell’infiltrarsi nel Consiglio.
“Non mi sorprende che il bastardo non stia facendo nulla per rimpiazzare i membri persi del Consiglio. Ha quello che gli serve. Il controllo sulla maggior parte del reame. Quelli per cui lui non tira le fila possono morire. Perché far entrare membri sconosciuti nella mischia? Dovrebbe accaparrarsi la loro simpatia” disse Daine. Questi sedeva sul divano, sfogliando le pagine del loro libro di storia.
Brokk mise da parte il libro e si appoggiò con i gomiti alle ginocchia. “Già, ma potrebbe anche usare le sue pozioni sui nuovi membri. Sta perdendo il controllo dei suoi adepti. Non sarà in grado di resistere ancora a lungo. Di sicuro lo sa”.
Ryker scosse il capo ed afferrò la mano di Maurelle quando la ragazza gli camminò accanto. “Non è detto. Ha perso un po’ di terre, ma non tante. Ci siamo presi i membri del suo Consiglio, ma non siamo riusciti a rimuovere la pozione che influenza la scuola. Savelle ha già infettato la maggior parte della popolazione Fae, e ha il dominio sugli umani. Non abbiamo nemmeno toccato uno di quei gruppi”.
Maurelle sospirò e decise di dover condividere la propria opinione, e pensò che avrebbe anche dovuto fare delle ricerche, dato che il loro ultimo anno aveva avuto inizio qualche settimana prima. Non avevano ancora ricevuto notizie dai membri della ribellione che si sarebbero infiltrati nel Consiglio per raccogliere informazioni sul loro nemico. Savelle, che gran pezzo di merda di Fae Oscuro.
“Siamo in inferiorità numerica, e non avremmo un impatto importante nemmeno se riuscissimo ad uccidere Savelle” sbottò lei, guardando ogni ragazzo negli occhi. Maurelle si era ritrovata a tenere a quei quattro maschi molto più di quanto riteneva possibile. Non si sarebbe mai immaginata di avere un vero compagno, figurarsi quattro. La Fae aveva però intenzione di accettare che quella fosse la propria realtà.
“In che senso?” domandò Sol. Era il cervellone del gruppo. Aveva analizzato la loro situazione tanto quanto l’aveva fatto Maurelle.
“Nel senso che se eliminassimo il Fae Oscuro dovremmo comunque neutralizzare gli umani e distruggere ciò che lui ha fatto. Si tratta di un compito mastodontico per un nuovo Re”.
Quando Maurelle finì di parlare, Ryker inclinò il capo e la fissò per diversi secondi restando in silenzio. La ragazza provò un forte desiderio di divincolarsi e giocherellare nervosamente con le proprie dita. Avrebbe dovuto dirgli che credeva in lui. Aprì la bocca per farglielo sapere, ma le parole di lui gliela fecero chiudere.
“Hai ragione. È una delle cose di cui non ho ancora discusso né con voi, né con mia mamma, né con Shineah. Devo ancora trovare una soluzione”.
“Ho un’idea” ammise lei.
“Se si tratta di rendere Sol il mio consigliere, sono d’accordo” commentò Ryker.
“E io? Potrei essere io il tuo consigliere” si lamentò Brokk. Maurelle scoppiò a ridere e gli rivolse un ghigno.
“Sappiamo tutti che Sol è quello più adatto a ricoprire quel ruolo. Ma non è ciò che avevo in mente. Nonostante credo che debba succedere in futuro. Ciò a cui stavo pensando riguarda il ritorno alle dinamiche di secoli fa”.
“Quali dinamiche?” domandò Sol. “Ti riferisci a quando i membri del Consiglio provenivano da dinastie reali?”
“No. Penso che dovremmo ristabilire le giurisdizioni. Sarebbe il modo migliore per mantenere l’ordine in varie aree, promuovendo lo stato migliore del nostro reame”.
Daine, che stava già sfogliando il libro di storia, cercò ciò a cui si riferiva Maurelle. “Cosa intendi per giurisdizioni? Mi ricordo di aver letto qualcosa al riguardo, ma non mi è restato in mente nulla di specifico”.
“Mi ricordo che mia mamma mi raccontava storie risalenti a molto prima della sua nascita, di quando il reame era diviso in base ai poteri elementali” disse Ryker nell’accarezzare il braccio di Maurelle.
Quest’ultima dovette sforzarsi di concentrarsi sulla discussione che aveva iniziato ad ignorare causa l’eccitazione provocata dal tocco di Ryker. Da quando aveva incontrato quel maschio, egli aveva riacceso il bisogno nel corpo di lei. Nessuno aveva mai sortito un tale effetto sulla Fae, la quale era eccitata e vogliosa ogniqualvolta lui le si trovava accanto. In quel momento avrebbe adorato scoparsi lui e gli altri. Il suo centro si contrasse. Aveva bisogno di Ryker in lei.
Scosse il capo quando accantonò i propri pensieri impuri per concentrarsi sul problema del momento. Avevano bisogno di un piano, in tal modo avrebbero potuto godersi i momenti intimi senza troppe preoccupazioni. “Le giurisdizioni elementali gestivano diverse sezioni del reame, mentre il Re le riuniva tutte, facendo sì che funzionasse tutto senza troppi problemi”.
“Giurisdizioni elementali?” domandò Ryker.
“Già. Sono state menzionate di sfuggita un giorno a lezione, e dopo tutto ciò che è successo ho iniziato a fare delle ricerche su come veniva gestito il nostro reame. Mag Mell era suddivisa in giurisdizioni Estate, Autunno, Inverno e Primavera. Il Grande Re e la Regina univano le quattro diverse sezioni e mantenevano la pace”.
“Credo di averne sentito parlare” disse Brokk. “La giurisdizione Autunno è collegata con l’elemento del fuoco, se non ricordo male”.
Maurelle annuì. “Esatto. La giurisdizione Primavera è gestita dall’elemento della terra, quella Inverno viene alimentata dall’elemento d’acqua, mentre quella Estate è relazionata ai Fae di aria”.
“Capisco come mai la maggior parte di esse siano collegate ai relativi elementi, ma perché la giurisdizione Autunno è alimentata dal fuoco? Non dovrebbe essere l’aria a collegarle tutte?” commentò Brokk.
Ryker ridacchiò. “No. Quello tocca a me. L’identità reale le include tutte, ed è l’unica in grado di comprenderne così tante”.
“Il fuoco elimina ciò che resta della vita dopo l’Estate, e la Primavera sboccia in preparazione alla piantumazione. Rende più semplice il raccolto. I Fae della giurisdizione Autunno si dilettano nell’esprimere tutte le loro emozioni nonostante le conseguenze. Tendono inoltre a specializzarsi nel mutaformismo e nella magia di sangue. Quando l’ho letto mi è venuto in mente mio padre. La giurisdizione Inverno è ovviamente collegata con l’acqua. Quest’ultima rappresenta infatti un elemento chiave in diversi aspetti. Coloro i quali sono nati con tale elemento si concentrano sulla stasi, sull’ibernazione e sul periodo di recupero fra la morte e la rinascita. I Fae della giurisdizione Inverno tendono a specializzarsi in magie ed incantesimi d’influenza. Si, a noi viene naturale, ma risulta amplificato per chi fa parte di questa giurisdizione. In alcuni passaggi viene menzionata la magia delle ombre collegata alla giurisdizione Inverno, ma non ho trovato abbastanza per verificarlo”.
“E le altre? Come sono?” domandò Ryker. “Se devo considerare il ristabilire queste dinamiche di potere nel reame devo comprenderle tutte”.
“I Fae della giurisdizione Estate hanno interessi che variano quando si tratta della magia. Generalmente evitano gli incantesimi oscuri a meno che non sia assolutamente necessario. La giurisdizione Estate e coloro che vi nascono, si concentra sul mantenimento, la salvaguardia e la prosperità. In base a ciò che c’è scritto qui sembra che siano incentrati sulla luce e sulla vita. Questa mi ricorda Calla. Infine la giurisdizione Primavera e coloro che vi nascono, si concentra sulla creazione ed il ripristino della natura fragile caratteristica della nuova vita. Pensate ai fiori e agli alberi. I Fae della giurisdizione Primavera tendono a specializzarsi nella magia verde e guaritrice. Sembra che abbiano dato inizio al campo medico dei Fae. Possiamo ringraziarli per aver sviluppato dei metodi per aiutarci a guarire”.
“E c’era un’intera struttura di potere per ognuno di questi sistemi? Non mi sembra ne valga la pena. Perché gestire tutti questi Fae diversi quando posso dir loro cosa fare?”
Maurelle restò a bocca aperta. Credeva che Ryker fosse diverso dai suoi antenati che avevano abolito tale sistema secoli prima. Da ciò che aveva letto sembrava fosse stato ciò a fare in modo che il Fae Oscuro riuscisse ad inscenare un assassinio e prendere il sopravvento su Mag Mell.
“Come puoi dire una cosa del genere?” protestò la ragazza portandosi una mano al petto.
“E dai, cuore impavido. Sarebbe un tale impegno per me. Non è che io voglia tutto il potere per me. Solo non voglio dover ricoprire il ruolo del pacificatore per una manciata di Fae fatti di potere” rispose Ryker.
Maurelle si allontanò da Ryker e si avvicinò a Daine, che si trovava dalla parte opposta del divano. “È esattamente ciò che il tuo bis-bis-bis-nonno disse quando fece uccidere i Re e le Regine. Non desiderava più dover gestire i loro disaccordi, o qualcos’altro di altrettanto ridicolo. Guarda cos’è successo ai suoi discendenti”.
“Ha senso” commentò Sol. “Devi considerare il quadro completo. Mi sono chiesto come i tuoi genitori siano stati uccisi dal Fae Oscuro. Direi che questa mossa indebolirebbe il sistema, mettendo a dura prova le risorse del palazzo”.
“E poi c’è un motivo se Elle l’ha suggerito” aggiunse Brokk. “Ha a cuore i tuoi interessi. Perché non provi a darle ascolto?”
Ryker spostò lo sguardo dai suoi amici alla propria compagna, gli occhi di lui lei cauterizzavano l’anima. Maurelle percepiva il disagio di lui, ed anche la vergogna che provava per averla contrastata. L’incertezza del Fae era un altro fattore che la ragazza era in grado di percepire grazie al loro legame. “Non intendevo farti pensare che la tua idea fosse priva di fondamento. Cosa ti ha fatto credere che si tratti di un’opzione fattibile? Se ti conosco bene quanto credo, so che non l’avresti proposto se non avessi ritenuto che si sarebbe rivelato utile”.
Maurelle gli rivolse un ghigno quando si appoggiò a Daine, sentendo il calore di quest’ultimo sulla schiena. Le braccia di lui le erano attorno ai fianchi, eccitandola ulteriormente. Non era però il momento adatto. La Fae si concentrò quindi sulla discussione che stavano intrattenendo, e spiegò ciò a cui stava pensando. “Il reame non assomiglia per niente a ciò che era quando era in vigore tale dinamica. Gli umani risiedono e comandano in tutte le aree del reame tranne che a Bramble’s Edge. Le giurisdizioni gestivano gli aspetti della vita di tutti i giorni, fornendo ad ogni Fae elementale le condizioni ideali specifiche per i loro bisogni. Ciò non rappresenta un problema, dato che noi incrociamo diversi poteri, gestendo più elementi, ma le giurisdizioni servono comunque. Possono aiutarci a riprenderci le nostre terre dagli umani. Siamo troppo pochi per gestire un’impresa del genere”.
“Ha senso. Non possiamo basarci sul fatto che la ribellione faccia tutto al posto nostro. Dobbiamo fidarci del fatto che proveranno ad avere la meglio sul Fae Oscuro e che qualcuno al potere organizzerà e gestirà le iniziative” disse Sol quando elaborò ciò che Maurelle aveva appena detto.
“Esatto. Si tratta di un processo massiccio. Gli umani si sono infiltrati in tutti i settori, e non sarà facile rimuovere chi si trova al potere. Sono qui per aiutare, e so che anche per loro è lo stesso” disse la ragazza quando indicò gli altri ragazzi. “Ma ti servirà ben altro che il nostro aiuto per reclamare il tuo regno. Le forze dell’ordine degli umani rappresentano solamente uno degli ostacoli che dovrai superare”.
Ryker si mise al fianco di lei e le prese le mani nelle proprie. “Non sono coinvolto solo io. Si, sono l’Alto Re, ma non sono niente senza te e gli altri. Dicevo sul serio quando ti ho detto che voglio rivendicarti come mia compagna. Mi gira la testa se solo penso a tutto ciò che devo esaminare. Non ho modo di sapere quale sia la risposta in questa situazione, o quale sia il miglior modo di procedere”.
“Ti amo” gli disse Maurelle quando le si strinse la gola dall’emozione.
“Hai ragione. Dobbiamo affrontare insieme questa cosa” esordì Brokk quando si alzò in piedi e si sedette sul tavolino da caffè di fronte a loro. “Credo che Maurelle non abbia tutti i torti. Si tratta di qualcosa che va alle radici dei Fae. C’è un motivo per cui gli Dèi fondarono la nostra società tramite tali strutture. Forse la nostra situazione attuale rappresenta una punizione per non aver seguito i piani”.
“Dubito che gli Dèi siano esseri vendicativi” commentò Sol. “Sicuramente non sono soggetti alle nostre carenze. Ad ogni modo dobbiamo raccogliere ulteriori informazioni su come creare tali giurisdizioni, e a chi attribuire i ruoli di potere”.
“Non sono così sicuro sugli Dèi. I miei genitori non si meritavano di venire uccisi, e la loro gente non meritava di venir schiavizzata da uno stronzo assetato di potere. Hai letto qualcosa sui principi e le principesse? Sarebbe d’aiuto se i loro discendenti portassero un’identità reale che potessi riportare alla luce” rifletté Ryker.
Maurelle ripensò ad alcuni passaggi che aveva letto durante la pausa estiva. “Non ne ho idea. Ho letto che si sono dispersi. Potrebbe essere chiunque. Dovrò svolgere ulteriori ricerche sulle identità degli ultimi aristocratici di cui vi è notizia. In tal modo, quando saremo a conoscenza delle loro identità, dovremmo poter risalire ai membri delle loro famiglie”.
“Credi davvero che sia necessario?” domandò Daine quando le accarezzò la schiena con le dita. La ragazza si era appoggiata al petto solido di lui, ed era circondata dal calore emanato dal Fae. Il suo profumo delizioso le faceva venire i brividi di piacere. Le risultava sempre più difficile concentrarsi sullo scambio che stavano intrattenendo. Era però di vitale importanza. Eppure Maurelle faticava a formare un pensiero sensato.
“Non ne ho idea. Non mi ricordo di nessun documento che tratti di come abbiano ottenuto le loro posizioni. È qualcosa che si mette per iscritto? Voglio dire, non ho mai ricercato il tuo ruolo, ma ora mi chiedo se per caso fosse specificato da qualche parte come gestire l’identità che viene tramandata da genitore a figlio”.
Ryker accorciò ulteriormente la distanza fra sé stesso e la Fae, la quale si ritrovava immersa anche nell’odore di lui. L’elettricità le pulsava nelle vene mentre cercava di restare concentrata sulla conversazione. Voleva smettere di parlare ed iniziare a baciarlo.
“Qualcuno sa qualcosa che ci aiuterà. Grazie per avermi aiutato a trovare una possibile soluzione a qualcosa, tranne che a come trovare ed uccidere Savelle. È quello che non mi fa dormire la notte” mormorò Ryker all’orecchio di lei.
Il respiro caldo di lui sulla guancia di lei le faceva venire la pelle d’oca. Maurelle s’inumidì le labbra, era desiderosa di assaggiare il maschio che aveva davanti a sé. “Figurati” sussurrò, sforzandosi di restare ferma; non sarebbe stato d’aiuto se si fosse appoggiata ulteriormente a Daine o a Ryker. Avevano delle cose da fare, e sfortunatamente il farsi a vicenda non era tra queste.
“Uno dei Professori qui deve sapere qualcosa” aggiunse Brokk quando si avvicinò ai tre. “Sono vecchissimi e forse all’epoca erano già nati. Io direi di tenere queste domande per domani, e di concentrarsi su cose migliori adesso”.
Le labbra di Ryker furono sull’angolo della bocca di Maurelle. La lingua di lui le provocò le labbra prima di allontanarsi. La ragazza emise un grugnito appena accennato, in segno di protesta. “Hai ragione, Brokk. Mi vengono in mente delle cose migliori da fare insieme piuttosto che preoccuparci, perché non ci porterà alle risposte che cerchiamo”.
Maurelle non poté rispondere poiché Ryker rivendicò subito le sue labbra in un bacio che iniziò delicato ed amorevole, ma che si fece velocemente appassionato. La ragazza gemette ed inarcò la schiena, esprimendo ciò che le faceva provare il fervore della lingua di lui. Nel fare ciò premette il sedere contro ai fianchi di Daine, ed il seno contro al petto di Ryker.
Quando diverse mani le accarezzarono i fianchi e la schiena, Maurelle si dimenticò delle questioni urgenti, concedendosi di godere dei propri compagni. Ryker era stato l’unico ad aver espresso il desiderio di volerla rivendicare, ma anche gli altri appartenevano a lei.

Capitolo Tre
“Il Preside ci ha dato il permesso di riprendere le lezioni nella grotta sotterranea, grazie ad alcuni dei vostri compagni di classe” annunciò il Professor Desirata agitando appena le mani. L’acqua gli si raccolse nel palmo, ed indirizzò qualche gocciolina verso la libreria a muro.
Come l’ultima volta in cui Ryker aveva scoperto l’ingresso, una nebbiolina formò un rettangolo che si librò nell’aria prima di ricadere sul legno della mensola. Un secondo più tardi una luce verde acqua venne irradiata dalla medesima posizione.
Il Professore si allungò verso il barattolo brillante e lo rimosse dalla mensola. I ripiani scivolarono immediatamente, rivelando l’apertura. Il corridoio esposto era ancora stretto ed il pavimento del passaggio era ancora di terra, mentre i muri erano levigati dalla pietra, ma quella volta delle torce affisse a dei sostegni illuminavano il percorso.
L’ultima volta in cui Ryker era entrato in quel passaggio era buio pesto e non sembrava rappresentare un presagio favorevole. In quel momento invece la situazione era carica di entusiasmo da parte degli studenti, energia che raggiunse anche Ryker, rendendolo ansioso di vedere che aspetto avesse la grotta dopo il suo intervento. Si ricordò di aver prosciugato il lago per rimuovere l’oggetto oscuro che stava infettando l’area e che minacciava di trasformare tutti gli occupanti del campus in spettri.
Quando Ryker aveva attraversato il portale la volta precedente gli erano venuti i brividi. Quella volta invece si rese conto a malapena di essere entrato in contatto con una barriera magica. Guardò gli altri studenti sfregarsi le braccia e guardarsi attorno. L’identità nel suo petto si stava facendo sempre più forte con ogni giorno che passava. Indubbiamente era stato il potere reale a fare in modo che Ryker attraversasse il portale senza farci nemmeno caso. Il ragazzo era collegato intrinsecamente con tutto quanto di magico nel reame.
Percorsero la medesima strada, e Ryker apprese felicemente che le torce proseguivano ad illuminare il tragitto. Questa volta non rimasero però al buio quando svoltarono l’angolo. Ryker trasalì allo stesso modo degli studenti quando si ritrovarono in un’ampia caverna.
Non aveva affatto lo stesso aspetto di quando vi si era recato il ragazzo. Ovviamente questi aveva impiegato tutte le proprie energie nell’eliminazione dell’oggetto oscuro, quindi non si era nemmeno accorto della trasformazione che l’area aveva subito dopo la distruzione dello stesso.
La grotta era illuminata da esseri magici, ed il lago era circondato da diversi alberi floridi e sottobosco. I fiori sbocciati diffondevano una gradevole fragranza nell’aria. L’acqua azzurra lambiva dolcemente la spiaggia circa a cinque metri più in là.
Il ragazzo guardò Daine, il quale rispose con un’alzata di spalle. Nell’atmosfera aleggiava la magia dell’acqua in forma cruda ed elementale. Ricaricava Ryker, galvanizzandolo. Il modo in cui l’energia alimentava la sua identità, celata dalla magia della Peridun, gli faceva venire le vertigini. Era un’esperienza molto intensa.
“Ma che figata” commentò Tani quando si voltò su sé stessa guardandosi intorno a bocca aperta. La femmina snella aveva le ali viola ed i capelli lilla.
“Perché non siamo mai stati qui giù?” domandò Andris. Ryker aveva percepito il potere di Andris la prima volta in cui l’aveva incontrato, due anni prima. Questi non era diventato uno zombie a causa della pozione nel cibo, come era successo alla maggior parte degli studenti. Si trattava della prima cosa che sperava di cambiare. Quella merda doveva finire.
Il sorriso sul volto di Desirata era il più raggiante che Ryker aveva visto in viso al Professore. Era chiaro che trovarsi in quel luogo infondesse gioia all’insegnante. “Perché prima dell’anno scorso l’area era inquinata dalla Magia Nera. Le ninfe dell’acqua hanno sempre considerato questo luogo il loro santuario. Poco dopo la morte del Re sono però scappate, abbandonando questo lago”.
Ryker inclinò il capo di lato. Erano assenti da così tanto a lungo? Aveva senso, considerata la desolazione che aveva trovato quand’era stato al lago. “Che cosa le ha fatte tornare?”
Il Professore si voltò verso Ryker. “Qualcuno ha usato la magia per eliminare l’Oggetto Oscuro, e ciò ha dato loro speranza. Almeno, è la mia spiegazione migliore”.
“Intende che il Re è tornato?” s’intromise Tani quando si avvicinò al Professore. Il cuore di Ryker accelerò, e per poco non gli infranse la cassa toracica. Di sicuro nessuno lo sapeva per certo.
Il ragazzo si guardò attorno, assimilando la scena e cercando di comportarsi come un bimbo di sei anni che entrava per la prima volta in un negozio di caramelle. Quando Daine gli diede un buffetto sulla spalla dedusse che non stava interpretando alla perfezione tale ruolo.
“No. Se ci fosse un nuovo Re avrebbe fatto un annuncio” negò il Professore. “Non credete alle voci di corridoio”.
“Ma allora chi ha purificato l’area?” insistette Tani. Era come un cane con un osso. Lascia stare, cazzo.
“Qualche Fae molto talentuoso. Nessuno lo sa per certo. Credo si tratti di qualche studente. Non molti rischierebbero di esaurire tutti i propri poteri. Deve essere qualcuno disposto a correre un rischio simile” li informò Desirata. Il Professore restò con le mani sui fianchi quando prese un respiro profondo e chiuse gli occhi.
Desirata riaprì gli occhi e batté le mani una volta. “È bello tornare qui dopo anni in cui non ci insegnavo più. Vediamo come ve la cavate con il trasferire l’acqua nei barattoli. L’energia sarà più potente, e quindi più difficile da controllare. Dovrete impiegare tutti i vostri mezzi per ottenere il risultato desiderato”.
“Dovrebbe essere divertente” disse Daine a Ryker quando si diressero verso il bacino d’acqua.
Accanto a loro, Ryker udì Andris chiedere a uno dei suoi amici se vedevano una ninfa. Ryker non aveva mai incontrato una ninfa, e non poteva negare di esserne incuriosito. “Pensi che siano esperte come si dice nelle storie?” domandò Andris all’amico.
Daine ridacchiò e scelse un barattolo dal tavolo. “Che cos’ha appena detto il Professore? Non potete credere a ciò che sentite. Direi che non siano diverse dalle altre”.
“Ma non lo sai per sicuro. Preferisco credere che diverse femmine lussuriose emergeranno dall’acqua e mi imploreranno di portarle a letto” ribatté Andris prima di avanzare oltre ai due.
Ryker non poté non scoppiare a ridere a tale affermazione. Era così che avrebbe dovuto trascorrere il proprio tempo all’Accademia. Avrebbe dovuto concentrarsi sullo studio e portarsi a letto delle bellissime donne. Non che ne desiderasse altre oltre a Maurelle.
Era attratto in modo istantaneo da Maurelle, e ciò era innegabile. Lei era il suo tutto. Mai prima di quel momento si era immaginato che una femmina potesse significare così tanto per lui. E non era solo lei. Ryker condivideva un forte legame anche con i propri amici più cari, oltre alla relazione che intratteneva con Maurelle.
Inizialmente aveva trovato difficile condividere la propria compagna con qualcun altro, ma era riuscito ad accettare che cosa significasse per tutti loro. Ciò faceva in modo che tutti fossero d’accordo e che avessero poche discussioni.
Ryker credeva che in ciò ci fosse anche lo zampino del destino. Non sarebbe stato semplice se ogni membro della propria Guardia avesse avuto una femmina da amare e proteggere. La vita di Ryker dipendeva da loro. Il Re non sarebbe riuscito a spingersi a chiedere loro di scegliere fra sé stesso o le loro femmine. I quattro maschi erano d’accordo sul fatto che la sicurezza di Maurelle fosse tanto importante quanto quella di Ryker. Se all’equazione fossero state aggiunte tre altre femmine sarebbe stato impossibile.
Ryker prese un barattolo di vetro insieme a Daine, e seguì quest’ultimo. “Che effetto ha questo potere su di te?”
Dietro di loro l’acqua si agitava, bagnandogli le scarpe. Nella caverna riverberavano le risate degli studenti e l’energia vibrante che rendeva tale lezione alla lega dell’acqua la migliore che avesse mai sostenuto. Quindi si voltò, rivolgendosi verso il lago.
Si concentrò sulla propria energia, circondando con essa i viticci formatosi sullo specchio d’acqua. Il sangue di Ryker gli friggeva nelle vene, ed il suo cuore perse un battito. Quando prese a girargli la testa si rese conto di quanto il Professore avesse sottovalutato la veemenza dell’energia di cui si trovavano al cospetto.
Sarebbe stato un disastro, esattamente come si era immaginato che avrebbe comportato la propria istruzione all’Accademia. Si ritrovava a faticare a domare l’acqua e creare un flusso regolare da direzionare nel vaso che stringeva in mano.
Nel mentre gli scrosciò dell’acqua sulla testa. Daine scoppiò a ridere quando lo vide scuotere il capo per asciugarsi. Non riusciva nemmeno a scrollarsi con le mani l’acqua dai capelli e dai vestiti.
“Devi armarti di pazienza” commentò Desirata quando camminò tra i due. “Quest’acqua non risponderà ai tuoi comandi. Devi convincerla a seguire le tue indicazioni”.
“Improbabile, cazzo” mormorò Daine sottovoce, in modo che solamente Ryker potesse sentirlo.
Ryker inclinò il capo nella direzione dell’amico. “In che senso? Tu sei capace. Sei uno dei migliori di quest’anno”.
Daine scosse il capo. “No. Quello è Sol. E se non riesci a gestire questa cosa, come tutti noi, allora non hai possibilità. Dopo tutto dovrebbe essere un gioco da ragazzi per te”.
Ryker portò una mano sulla spalla di Daine e la strizzò. “Non significa un cazzo che io sia più potente. Si tratta di imparare a controllare l’elemento ed affinare la tecnica. Per questo siamo qui”.
Un angolo della bocca di Daine si contrasse appena, ed il ragazzo annuì. “Hai ragione. Forza, riproviamoci”.
Ryker si voltò verso il lago ed accedette al proprio elemento d’acqua, facendolo avanzare in sé. Inizialmente incontrò una certa resistenza, ma poi percepì anche il potere di Daine che si unì al proprio, e l’acqua scorse sopra le loro teste. Entrambi sollevarono le mani compiendo veloci movimenti per evitare di ritrovarsi nuovamente fradici. Il liquido s’immobilizzò, e i due si guardarono con occhi sgranati.
“Che cazzo è successo?” sbottò Daine.
“Qualcuno doveva evitare che sprechiate l’acqua che abbiamo trascorso settimane a depurare” rispose una femmina che uscì camminando dal lago.
Ryker restò a bocca aperta, e sui volti di Andris e dell’amico troneggiavano espressioni sbalordite. La femmina indossava un vestito fatto di liquido, e brillava di azzurro. Il fatto che l’acqua fosse trasparente era forse il motivo per il quale Andris era senza parole. Non sortì invece alcun effetto su Ryker.
L’elementale doveva essere la fonte d’illuminazione nella caverna. E non era l’unica che vi abitava. Ryker aveva così tante domande. Quanti esemplari esistevano? Dove si erano spostati quando l’acqua era contaminata? Sapevano dove si trovava il Fae Oscuro?
Il Professor Desirata avanzò verso la ninfa con un sorriso in volto. “Melinda, sei tu?”
“Desi. Che bello vederti” rispose Melinda con un sorriso. La creatura si spostò i capelli bianchi su una spalla e raggiunse il bordo del lago. “Sono venuta a vedere i nuovi studenti”.
“È passato troppo tempo” disse il Professore. “Ed è fantastico ritornare qui. Se ci fosse qualcosa che possa fare per aiutare te e le tue sorelle ti prego di farmelo sapere”.
“Lo faremo. Oggi lavorerò con questi due studenti se ti va bene” disse Melinda indicando Ryker e Daine.
“Sì, sì. Splendido” Desirata le rivolse un sorriso raggiante ed allontanò gli altri studenti di qualche metro da loro. Andris si lamentò di quanto i compagni di classe fossero fortunati.
A Ryker venne la pelle d’oca. Avrebbe dovuto sapere che non si trattava di altro se non di una trappola. Se non fosse restato vigile avrebbe probabilmente messo in pericolo se stesso e i propri cari.
“Perché vuoi aiutarci?” domandò Daine con fare serio quando si frappose fra Ryker e Melinda. D’istinto Ryker volle allontanare l’amico, ma doveva lasciare che la propria Guardia svolgesse il suo compito.
“Ho percepito chi è lui veramente” disse Melinda a bassa voce, il tono di lei non venne udito al di fuori di loro tre. “É stata la sua magia a guarirci. Se non fosse stato per lui staremmo ancora marcendo nelle acque contaminate sotto la superficie. Sono venuta a ringraziarlo e ad offrire il nostro aiuto”.
A Ryker prese a girare la testa. Così tanti esseri venivano danneggiati dagli incantesimi distruttivi di Savelle. Quanta Mag Mell era persa per sempre perché Ryker non era intervenuto prima? Era impossibile da stabilire. Non aveva ignorato volontariamente i bisogni della propria terra.
Tale considerazione fece pochissimo per placare le emozioni che lo pervasero come un incendio. Bruciava dal bisogno di trovare Savelle e farlo a pezzi. Si trattava di una necessità quasi impossibile da ignorare. Gli istinti assassini erano diventati una normalità per lui nei due anni precedenti. Pregava che non sarebbero restati in futuro.
Il ragazzo non voleva far altro che rivendicare la propria compagna e salire sul trono. Si sarebbe ripreso le terre dei Fae ed avrebbe ridato il potere alla propria gente nel sistema di Mag Mell. L’unico problema che restava da affrontare era gestire gli umani.
Si concentrò sulla ninfa per non farsi prendere dal panico al pensiero dell’arduo compito che l’attendeva. Non c’era niente che Ryker in quel momento potesse fare in merito a Savelle o agli umani. Poteva però stabilire una relazione con quell’essere potente.
“Come fai a sapere che c’entra con noi?” domandò Ryker incrociando le braccia al petto.
“Mi hai attirata a te. Ecco come lo so. Non sapevo che ti trovassi qui fino a quando ho sentito la tua identità attirarmi a sé” lo informò la ninfa.
Ryker lasciò cadere le braccia ai fianchi e si guardò attorno. Si trovavano in una caverna sotterranea, in cui i suoni echeggiavano. Impiegò il proprio elemento dell’aria per realizzare una bolla di contenimento, con la speranza di mantenere privata la conversazione che stavano intrattenendo. Era certo che la ninfa si stesse riferendo al fatto che lui fosse l’erede perduto, ed era qualcosa che non avrebbe dovuto trapelare in quel momento.
“Non ero al corrente che fosse ciò che stavo facendo. Ci sono troppe cose che non so. Sono contento che i miei sforzi abbiano ripristinato la vostra casa, piuttosto che distruggerla ulteriormente. Non è che per caso sapete come trovare Savelle, vero?” domandò Ryker.
Melinda scosse il capo, facendo muovere i capelli ed il vestito di conseguenza. L’azione offuscò per un momento la vista della propria pelle. “Non so dirvi dove trovarlo. Hai cancellato ogni sua traccia nella nostra caverna. È l’unico motivo per cui siamo riuscite a ritornare in superficie e ripristinare il lago e la flora circostante. Per la prima volta in decenni siamo più forti e in salute. Tutto grazie a te”.
“Decenni? Questa cosa ha avuto inizio prima che i miei genitori venissero, uh, uccisi?” Ryker era convinto che il declino avesse avuto inizio con l’attacco degli umani al loro reame, quando erano stati uccisi i suoi genitori. Era scontato che Savelle avesse tratto vantaggio dal bombardamento nucleare per eliminare chi intralciava il proprio cammino.
“Sì. Quasi un secolo prima. Abbiamo perso un po’ di potere quando sono state abolite le giurisdizioni. Poco a poco ci è stata sottratta la magia con il trascorrere del tempo, fino a quasi ucciderci. Quando l’Artefatto Oscuro è stato spostato nel nostro lago ho temuto che saremmo morte. Non so ancora che cosa ci abbia mantenute in vita”.
“Mi viene da dire che sia stata l’esistenza di Ryker a tenervi in vita” s’intromise Daine. “Sol ha ipotizzato che il reame non sia andato completamente perso perché Savelle non è riuscito ad uccidere l’intera famiglia reale”.
Melinda scosse il capo, i suoi occhi azzurri erano sgranati. “Ha senso. Grazie agli Dèi ci sei. In quanto Regina delle razze acquatiche ti offro il mio supporto, e giuro fedeltà al tuo trono”.
Ryker fece l’inchino in risposta, reciprocando anche il sorriso di lei. “Hai un esercito?”
La sua risata riverberò nella caverna, ed allo stesso modo fece il suono delle campane del vento. Il contenimento realizzato da Ryker non stava mantenendo al sicuro il loro scambio.
Gli sguardi di tutti furono su loro tre, mettendo Ryker a disagio. Si era dimenticato di dove si trovava, ed aveva parlato troppo liberamente di un argomento che doveva restare segreto. Non sapeva per certo che nessun Fae presente lavorasse con Savelle. Ryker rinforzò quindi l’incantesimo, applicandovi più forza.
Non significava nulla se fosse circondato da studenti. Questi ultimi venivano manipolati anche più facilmente della popolazione media, grazie al fatto che il loro cibo era compromesso. Per non dimenticare la squadra di assassini della Gullvieg, di cui alcuni membri erano studenti.
“Le ninfe sono esseri pacifici” gli disse Melinda. “Ma ci saremo per assistervi in ogni modo possibile. Siamo rimaste inerti quando non dovevamo, il che ci è costato tantissimo. Forse siamo prossime all’estinzione, ma non resteremo ferme ancora. Hai dalla tua parte la mia assistenza e quella della mia gente, ogni volta che ti servirà”.
“Grazie. Non vinceremo se non faremo fronte unito. La contaminazione di Savelle s’insinua più in profondità di quanto tutti si rendano conto. Dovremmo agire insieme per avere la meglio su di lui. E quando lo faremo dovremo ricostruire il nostro reame” la informò Ryker.
Quando si rese conto che il loro Professore li stava guardando, Ryker sollevò una mano e richiamò ulteriore acqua al proprio fianco, consapevole del modo in cui l’energia attirasse la propria identità.
Si chiese come avesse fatto a non accorgersi di ciò che portava in sé da una vita. Era così diverso da un Fae normale, ed era scioccante che non avesse rilasciato energia in qualche modo, tradendo prima la propria identità. Dovevano essere stati gli Dèi ad intervenire ed evitare una tale catastrofe.
Melinda indicò verso l’acqua, incoraggiandolo. “Percepisci i tratti caratteristici di ogni particella. Ogni membro della mia popolazione ha aggiunto un po’ di sé in questo lago. Rispetta tale potere, e seguirà i tuoi ordini”.
Ryker annuì, obbedendo. L’acqua schizzò ai lati del barattolo. Daine cercò di manipolare l’andamento del liquido mentre Ryker parlò con la ninfa. “Ti terrò aggiornata quando acquisiremo altre informazioni. Nel frattempo puoi farmi sapere se il Fae Oscuro tornerà?”
“Ti riferirò immediatamente attraverso la fornitura idrica dell’Accademia” gli promise Melinda.
“Come lo farai? Uscirai dalla doccia? Dubito che a Maurelle farebbe molto piacere” chiese Daine.
Melinda scoppiò a ridere e scosse il capo. “Quello è uno dei modi che abbiamo per comunicare, ma è trascorso un decennio da quando ho spiato i maschi che facevano la doccia”. Ryker rise alla provocazione della Regina. “Farò in modo di non infastidire la tua compagna in quel modo. Ora, ti andrebbe di imparare come creare una fontana nel mezzo del lago?”
Ryker annuì e guardò Melinda mettere in atto la propria magia. Il ragazzo fece attenzione al modo discreto in cui la ninfa manipolava l’energia, ne aggiungeva e ne rimuoveva.
Ryker si concentrò sulla sezione di liquido verso sinistra, e cercò di replicare i movimenti di lei. Alla fine della lezione era riuscito ad allagare dappertutto, ma aveva imparato più di quanto avesse mai appreso prima. Inoltre aveva guadagnato un altro alleato.
Forse dopo tutto avrebbero potuto farcela.

Capitolo Quattro
“Dèi, sei così fottutamente sexy” disse Brokk a Maurelle quando le aprì la porta della loro stanza. Durante la giornata erano stati tutti impegnati con le lezioni, e Ryker voleva aggiornare la propria compagna sulla nuova alleanza stretta con le ninfe d’acqua, ma non voleva farlo in mensa dove tutti potevano sentirli.
Maurelle rivolse un sorriso a Brokk. “Non c’è di che, ti ho donato la mia presenza. Adesso sei pervaso dal desiderio, lo so”. La sua sfacciataggine era irriverente, nonché una delle qualità più attraenti della ragazza.
Brokk l’afferrò all’altezza dei fianchi e la tirò a sé mentre chiuse la porta con un piede. A Ryker venne l’acquolina in bocca quando vide Brokk che abbassò le labbra su quelle di Maurelle.
Daine e Sol sgranarono gli occhi, portando lo sguardo dai due a Ryker, e poi ancora su Brokk e Maurelle. I quattro maschi erano coinvolti sentimentalmente con Maurelle da qualche mese, ma nessuno di loro, ad eccezione di Ryker, aveva fatto una mossa così diretta nei confronti della ragazza. Il Re sapeva che i tre amici non avevano ancora fatto niente per rispetto della sua posizione, ma era consapevole che Maurelle appartenesse a loro tanto quanto apparteneva a lui.
La sicurezza e la felicità di Maurelle erano prioritarie per tutti loro. Per lui era bello sapere di non essere l’unico a proteggerla e renderla felice. Gli accadimenti avevano fatto in modo che Ryker non le desse ciò che le serviva, e gli era di conforto sapere che i tre maschi erano pronti a colmare le sue lacune.
Non che avesse intenzione di non partecipare nei momenti sexy con la propria compagna. Il ragazzo provò il bisogno di trovarsi nelle immediate vicinanze di lei, quindi si alzò in piedi ed avanzò attraverso la stanza. Sol e Daine si sedettero sul divano, in attesa. Per il momento. Indubbiamente sarebbero intervenuti quando sarebbe giunto il momento adatto. Il gruppo stava ancora imparando come sincronizzarsi e come far funzionare le cose. Ryker era l’unico di loro che non esitava né si poneva il dubbio circa ciò che le avrebbe fatto.
Il gemito di Maurelle fece risvegliare l’eccitazione in lui, entusiasmo che venne immediatamente incanalato nella suo basso ventre. Niente era più sexy del suono roco del piacere della ragazza. Ryker le accarezzò il fianco con la mano, sfiorandole la parte esterna del seno.
“È per questo che mi hai chiamata? Speravo che avessi rivendicato il tuo trono ed avessi ordinato di abitare in una suite con una vasca da bagno immensa ed un cuoco a tempo pieno” disse Maurelle quando interruppe il bacio con Brokk. Le pupille di quest’ultimo erano dilatate, suggerendo a Ryker quanto fosse eccitato. Una cosa sapeva per certo. La presenza di Maurelle gli faceva pensare al sesso, e l’odore di lei lo rendeva insaziabile. Un solo tocco o un’occhiata era sufficiente affinché il maschio dovesse impiegare la maggior parte delle proprie forze per non spingerla contro al muro e scoparla con forza.
Ryker ridacchiò quando scosse il capo. “Idea intrigante, cuore impavido. Farei di tutto per darti ciò che vuoi, ma non vedo dove potrebbe esserci spazio per una stanza del genere”. Lo allettava il pensiero di possedere un lussuoso bagno dove poterle fare le peggio cose.
La sua vita non assomigliava affatto a ciò che si aspettava quando gli agenti lo avevano prelevato da casa più di due anni prima. La sua vita era cambiata nel momento in cui era entrato in Accademia. La variazione più imponente consisteva nell’ingresso di Maurelle nel suo mondo. La Fae lo sfidava quando gli era necessario, e si faceva combattiva quando la situazione lo richiedeva. Poi era giunta la consapevolezza di essere il Re dei Fae. Ciò lo confondeva, ma non tanto quanto il fatto che una femmina come Maurelle lo amasse.
“Farò in modo che ovunque finiremo ci sarà una vasca da bagno fatta per cinque” le promise.
Daine s’aggiunse alla conversazione, era molto più vicino di quanto Ryker s’aspettasse. “Mi piace come la pensi. Ma in realtà ti abbiamo chiamata per dirti della ninfa d’acqua che abbiamo incontrato a lezione oggi”. Daine e Sol stavano per prendere parte all’azione.
Ryker portò le labbra sulla nuca di lei, facendole venire la pelle d’oca. Le mani del ragazzo si fermarono sui fianchi di lei sopra alle mani di Brokk. Maurelle inarcò la schiena, portando il sedere contro al pube di Ryker ed il seno contro al petto di Brokk.
“Mmmm. Siete fortunati che non indosso nulla sotto al pigiama” li provocò Maurelle. I suoi pantaloni neri di cotone erano larghi attorno alle gambe muscolose di lei. Ryker sapeva che la ragazza acquistava abiti più larghi poiché era più robusta della femmina media di Fae.
Le sue curve lussuriose ed il suo seno abbondante erano i suoi tratti fisici migliori. I quattro ragazzi non erano nemmeno gli unici che la pensavano così. La maggior parte dei maschi a scuola la guardavano con il desiderio negli occhi.
Non poté fare a meno di fissarle il sedere, a riprova del fatto che stesse dicendo la verità. Il proprio membro s’indurì alla mera possibilità che la ragazza fosse nuda sotto ai vestiti. In tal modo, la ragione per cui le voleva parlare venne immediatamente messa da parte, poiché il desiderio ebbe la meglio su Ryker. Gli altri condividevano il suo sentimento.
“Dèi, sei perfetta” le disse Sol. “Come abbiamo fatto ad essere così fortunati?”
“Ringrazio il destino da un anno a questa parte” aggiunse Daine con voce estremamente roca. Il maschio sembrava in procinto di scoparsi Maurelle. “Ho dato in pegno la mia anima agli Dèi per averci donato la compagna più sexy di sempre”.
Maurelle trasalì e li guardò con occhi sgranati. Ryker le diede un bacio sull’angolo della bocca e mormorò, “esatto, appartieni a tutti noi. E noi apparteniamo a te. Dobbiamo ancora capire come far funzionare la cosa, ma ciò non cambia cosa proviamo gli uni per l’altra”.
Quando Maurelle guardò Ryker, lo sguardo di lei non era mai stato così vulnerabile. Gli spezzava il cuore vedere quanto la femmina così sicura di sé si trovasse in realtà in dubbio circa quanto significasse non solo per Ryker, ma anche per gli altri.
“Ryker ha affrettato i tempi con questo annuncio” li informò Brokk. “Speriamo che sia l’unica cosa in cui sarà affrettato stasera”.
Un sorriso si fece strada sul volto della ragazza quando guardò ognuno di loro negli occhi. “Era ora che gli Dèi prendessero la giusta decisione nei miei confronti. Non avevano altra scelta se non quella di donarmi quattro compagni. Sono troppo per uno solo”.
“Sei fatta per noi, cuore impavido” la informò Ryker, mentre Sol e Daine si aggiravano attorno a loro due. “E stasera ho intenzione di amarti per ore”. Alla ragazza vennero i brividi. Il movimento che compì lui era come una carezza sensuale. Ryker e Brokk la fecero voltare, in modo che guardasse anche gli altri. La mano di Ryker afferrò un lembo della maglietta di lei, e le accarezzò la carne dell’addome con un dito.
Le labbra del ragazzo furono poi sulla gola di lei. “Ryker…” gemette lei. Sol si fece avanti, e rivendicò la bocca di lei in un bacio che iniziò con fare passionale. Ryker provò un istante di gelosia, ma tale sensazione svanì prima che egli potesse decifrare da dove fosse provenuta.
Ci sarebbero stati momenti in cui l’avrebbe voluta tutta per sé. Ciò avrebbe fatto parte del patto che avevano instaurato. Ryker era il Re, accidenti. Avrebbe avuto ciò che voleva e ciò che gli serviva. Avrebbe concesso tale cortesia anche alla propria Guardia, nonché migliori amici.
Daine le prese una mano, facendole interrompere il bacio. La baciò prima di poter dire un’altra parola. Ryker le afferrò e le strizzò il seno, torturandole i capezzoli. La bocca di Sol fu nuovamente su quella di Maurelle, la quale toccava tutti i ragazzi in fretta. Le mani della ragazza si muovevano troppo velocemente per i gusti di Ryker.
“Non c’è bisogno che ti agiti, amore. Presto ti daremo ciò che ti serve” mormorò Daine con voce roca.
“Credi di poter reggere due di noi allo stesso momento?” domandò Brokk in tono simile.
Il volto di Maurelle tradì le sensazioni conflittuali che la ragazza provava. Ryker comprese la preoccupazione di lei. Le cose erano iniziate lentamente fra loro due. Da quando la Peridun aveva suggerito loro di espandere la loro relazione, le cose non erano avanzate troppo velocemente. Per via di Maurelle.
Ryker era possessivo, ed inizialmente non poteva immaginarsi di condividerla, ma presto l’idea l’aveva allettato alquanto. Subito era per la sicurezza della ragazza, ma il concetto era cambiato senza che nemmeno se ne accorgesse. Maurelle non aveva prezzo, e si meritava quattro uomini amorevoli che le facessero provare diverse sensazioni sensuali e che la proteggessero.
Ryker le baciò il collo e le torturò la pelle del fianco. “Non insistiamo, Elle. Ma sai che noi quattro siamo fatti per darti piacere. Qualsiasi sia la tua fantasia noi la metteremo in atto. Niente è tabù fra di noi”.
La tensione che Maurelle percepiva all’altezza delle spalle scomparve grazie alla promessa di Ryker, sostituita da un altro tipo di tensione. Il corpo della ragazza si riscaldò, e si contorse fra le mani dei ragazzi. Ryker rivendicò la bocca di lei, riversando tutto il proprio desiderio nel bacio.
Il pericolo si nascondeva dietro ogni angolo, ma in quel momento nulla era più importante di udire Maurelle urlare dal piacere. Dopo tutto le loro priorità erano ben definite.
“Mi sono sempre chiesta come sarebbe stato” ammise Maurelle quando Ryker interruppe il bacio.
La ragazza si morse il labbro inferiore, allungando una mano verso la parte anteriore dei jeans di lui, contro cui vi premeva il membro eretto. Il ragazzo grugnì dal piacere quando non poté fare altro che portare il pube contro la mano di lei.
Daine si abbassò e la baciò velocemente prima che Sol potesse fare lo stesso, poi i due maschi fecero un passo indietro. “Aspetteremo qui il nostro turno e ci godremo lo spettacolo” disse Daine prima di togliersi la maglietta. Ai pantaloni di lui spettò il medesimo destino, ed il ragazzo restò nudo.
Maurelle avanzò di diversi passi verso quest’ultimo, ma poi si fermò. Ryker combatté il bisogno di riportare le mani di lei sul proprio corpo. Non era abituato ad aspettare che fosse qualcun altro ad avere il controllo della situazione, ma con Maurelle aveva imparato ad aspettare. La ragazza aveva il potere di fargli fare cose che prima non aveva mai nemmeno preso in considerazione. Come il condividerla con altri tre maschi.
“Affretti un po’ i tempi, vedo. Spogliati” ordinò a Sol. La femmina riservata ed incerta che Ryker aveva incontrato due anni prima se n’era andata. Sol si affrettò ad obbedire, e presto si ritrovò nudo, la sua erezione imponente in bella vista.
Daine fece per portare la mano sulla propria erezione, ma le parole di Maurelle lo fermarono prima che potesse farlo. “Ah, ah. Non si tocca. Resterete entrambi seduti sul divano e non vi toccherete mentre Brokk e Ryker mi scopano come se non ci fosse un domani. Se non obbedirete non potrete scoparmi”.
Daine si abbandonò sul divano e strinse i cuscini accanto a sé. Sol si mise a sedere con attenzione, rilassando la schiena e facendo contrarre il proprio membro causa il movimento compiuto. Ryker si avvicinò a Maurelle e le afferrò il lembo della maglietta, poi la portò sopra la testa di lei in un istante.
Brokk le abbassò in fretta i pantaloni, mentre Ryker le posò un bacio sull’angolo della bocca. La ragazza si scordò degli altri nel momento in cui le labbra di Ryker furono sulle proprie. La Fae gli leccò il labbro inferiore, e la lingua di lei s’insinuò nella bocca di lui nell’istante in cui il ragazzo schiuse le labbra.
Ryker le accarezzò il seno e sollevò la testa per guardare l’eccitazione che consumava Maurelle. La bocca di Brokk si spostò dal collo alla bocca di lei. Ryker vide le lingue dei due intrecciarsi.
Il calore fra i tre si fece bollente in un solo istante. Le mani di lei annasparono con la maglietta di lui. “Nudi, adesso” ordinò.
“Sì” risposero i due all’unisono. Ryker allungò le mani verso il colletto della propria maglietta e la sollevò sopra la testa un attimo più tardi. Il bisogno che provava nei confronti di quella femmina era più imponente di quanto avesse mai immaginato.
[bad img format]
* * *
La bocca di Maurelle si fece secca quando mise in dubbio la propria sanità mentale. L’energia e l’eccitazione erano in conflitto con la stimolazione per avere la meglio nel petto della ragazza. Non si curò di quale sensazione vinse lo scontro, si concentrò invece sul godersi il momento.
Avere più di un maschio era sempre stata una sua fantasia segreta. L’accettare di appartenere a tutti quei maschi aveva liberato qualcosa in lei. La femmina incerta e sovrappeso che veniva sempre esclusa dai giochi a scuola se n’era andata.
Maurelle era molto di più di quanto sapesse chiunque altro. Anche i suoi genitori. Si era recata nella stanza dei propri ragazzi per dir loro delle ombre che filtravano sempre più spesso dai propri pori. Era qualcosa che aveva avuto inizio durante l’anno precedente. Aveva dato per scontato che fosse stato causato dall’esposizione all’oggetto oscuro che aveva minacciato di trasformare gli studenti in spettri. Nell’istante in cui era entrata in stanza era stata pervasa dal desiderio, e niente aveva avuto più importanza del possedere i propri maschi.
Maurelle avrebbe chiesto loro delle ombre dopo che l’avrebbero scopata in mille modi diversi. Non avrebbe fatto in modo che qualcosa che non andava in lei si sarebbe intromesso nella realizzazione della propria fantasia.
Il suono dei ragazzi che si spogliavano le avevano bloccato tutti i pensieri negativi. Lo stava facendo veramente.
Le mani di Ryker erano sui fianchi di lei, e le accarezzavano la pelle dell’addome. Nessun dubbio aveva fatto capolino nella mente di Maurelle in quel momento. Quei maschi la volevano, a prescindere da tutto e tutti.
Le mani di Brokk emularono i movimenti di Ryker, facendole pulsare il clitoride dal bisogno. Le ali di lei si sollevarono in aria quando Brokk le prese un capezzolo in bocca. Ryker le spostò delicatamente i capelli rosa, in modo da avere libero accesso alla pelle della spalla della ragazza.
Brokk si avvicinò a Maurelle, premendo il proprio corpo contro di lei. L’erezione di lui le fece pressione sul basso ventre. Le mani di Ryker raggiunsero il membro di Brokk quando esplorarono l’addome di Maurelle. La ragazza grugnì dal bisogno, e sollevò una gamba per cingerla attorno al fianco di Brokk.
Quando Maurelle cominciò a strusciarsi sulla punta del membro di Brokk, la Fae si rese conto che entrambi i ragazzi si erano immobilizzati. Erano entrambi maschi alfa, specialmente Ryker. “Siete così fottutamente sexy. Ho bisogno di entrambi” li implorò, sperando di non rovinare il momento.
Proprio quando stava per abbassare la gamba, Ryker l’afferrò e la sorresse per aiutare lei e Brokk. Poi le labbra del Re furono su uno dei propri posti preferiti, ovvero la parte superiore della schiena di Maurelle dove si congiungevano le ali di lei. Il gesto le fece venire la pelle d’oca dal piacere. Sapeva come farla impazzire senza fare tanto.
Maurelle lasciò cadere indietro la testa, mentre Brokk strusciò la propria erezione fra le membra bagnate di lei. Anche il minimo gesto rischiava di farle raggiungere il punto di non ritorno. Daine si alzò dal divano e sparì in camera. Maurelle provò immediatamente senso di colpa.
Aveva preteso troppo da lui qualche minuto prima. Non era stato giusto ordinare a Daine ed a Sol di assistere agli altri due che la scopavano senza masturbarsi, nonostante l’eccitazione sessuale sarebbe cresciuta.
Il ragazzo fece ritorno quando Maurelle stava per richiamarlo. Il membro di lui sobbalzò con i movimenti del Fae, il che catturò l’attenzione di lei. La ragazza si leccò le labbra, chiedendosi che sapore avesse. “Santi Dèi, Elle. Se mi guardi così mi fai venir voglia di possederti in questo preciso istante” le disse Daine. Quest’ultimo si accomodò sul divano, e posò una bottiglia di plastica sul tavolino da caffè accanto ad una delle poltrone.
“Che cos’è?” domandò lei quando si sentì arrossire.
“Per facilitare il mio ingresso, cuore impavido” le sussurrò Ryker all’orecchio.
“Forse non ti servirà, fratello. È bagnata fradicia” gli disse Brokk quando si mosse per sedersi sulla poltrona.
Ryker restò dietro di lei, tenendo le mani sui fianchi di Maurelle e l’erezione prominente sulla schiena della ragazza. Una delle mani di Ryker si spostò lungo l’addome di Maurelle e le raggiunse il clitoride, massaggiandolo delicatamente.
Alla ragazza per poco non cedettero le ginocchia dal piacere. La spinse gentilmente verso Brokk, il quale si stava accarezzando il membro da seduto.
Ryker voleva che provassero piacere tutti e cinque insieme più di quanto lo volesse lei. Di ciò ne era sicura. Il Re aveva reso molto chiaro che fossero tutti compagni. Maurelle sapeva che tutti e quattro appartenevano a Ryker. L’accettazione di quest’ultimo nei confronti di tutto ciò serviva alla Fae faceva in modo che la ragazza accogliesse sé stessa per ciò che era. Forse era per quello che occasionalmente le fuoriusciva del fumo dai pori, poteva non essere nulla di malvagio. Stava forse sbocciando in ciò che era destinata ad essere?
La domanda scomparve dalla mente della ragazza nel momento in cui quest’ultima si trovò di fronte a Brokk. Il Fae smise di toccarsi, e Maurelle provò anche nei confronti di lui il desiderio di assaggiare il liquido che fuoriusciva dalla punta del membro di lui. Si stava facendo sempre più libertina. Portò un ginocchio accanto a quello di lui, e ripeté l’azione con l’altro.
Ryker la sorresse all’altezza dei fianchi quando la ragazza si posizionò in corrispondenza del membro di Brokk. “Un giorno vi avrò tutti e quattro in una volta” li informò prima di abbassarsi sull’erezione importante di Brokk. La larghezza e l’imponenza del pene del ragazzo l’allargò, toccandole ogni nervo sensibile.
“Porca puttana” mormorò Ryker nello stesso momento in cui Brokk esclamò un “Sì, cazzo”. I grugniti di Daine e Sol erano la musica di sottofondo perfetta.
Maurelle s’immobilizzò per concedere al proprio corpo di adattarsi all’intrusione. Ryker le baciò il punto erogeno delle ali di lei, eccitandola ulteriormente. Poi la ragazza mosse i fianchi, e Brokk affondò ulteriormente in lei. Il rumore di una bottiglia che veniva stappata attirò l’attenzione di lei. Ryker aveva in mano la confezione di lubrificante, e se n’era spruzzato un po’ in mano.
Brokk rivendicò le labbra di Maurelle in un bacio voglioso, mentre Ryker si inginocchiò dietro di lei e le versò il fluido freddo fra le natiche. La ragazza si fece tesa, quindi il Fae le provocò la fessura del sedere, massaggiandola delicatamente. Il gesto le provocò molto piacere, scioccandola.
Un gemito le oltrepassò le labbra, e la ragazza sollevò i fianchi, desiderosa di provare altro. Una leggera pressione le suggerì che Ryker le stava infilando un dito dentro. Quando il ragazzo inserì ulteriormente il dito, Maurelle quasi saltò su Brokk.
Era una strana sensazione. La pressione veniva percepita in maniera molto migliore rispetto a quanto avesse mai immaginato, e voleva di più. La stimolazione anale era nuova per lei. Fino a quel momento ogni nuova sensazione la stava facendo impazzire. Adorava percepire Brokk in sé e sentire il dito di Ryker accarezzare la pelle che li separava.
Un istante più tardi Ryker ritirò il dito. Maurelle si spinse all’indietro, verso qualcosa di molto più grande. Brokk le trattenne i fianchi e li abbassò, facendo in modo che godesse maggiormente del proprio membro. Nel frattempo Ryker portò il proprio membro verso l’ingresso posteriore di Maurelle.
Quando il Fae si spinse in lei, Maurelle per poco non gli disse di fermarsi. Il membro del ragazzo era molto più grande del dito di quest’ultimo, e la ragazza provò un po’ di dolore. Si rifiutò però di fermarsi, quindi si voltò verso Ryker e reclamò le sue labbra. Brokk le baciò il seno e le succhiò i capezzoli.
“Che bello. Non fermatevi” disse ai due. Brokk si mosse dolcemente, e Ryker fece lo stesso. Quest’ultimo spinse ulteriormente il proprio membro in lei. Il modo in cui la baciavano, le succhiavano la pelle e la scopavano le faceva provare tante stimolazioni sensuali. Il dolore venne presto rimpiazzato dall’estasi.
“Ti amo più di qualsiasi cosa in questo reame” le disse Ryker quando entrò completamente nel sedere di lei. Il corpo della ragazza s’irrigidì momentaneamente attorno al membro di Ryker, ma Maurelle riprese presto a muovere i fianchi. Il movimento fece venire i brividi a Brokk sotto di sé, e fece gemere Ryker.
“Ti amo anch’io” gemette lei quando entrambi ripresero a muoversi velocemente. Maurelle era pervasa da varie sensazioni, e tutto ciò che poté fare fu restare ferma mentre veniva scopata dai due ragazzi. Si sorresse portando le mani sulle spalle di Brokk, provocando le ali di lui con le mani.
“La nostra compagna è perfetta” ringhiò Sol nel guardarli dal divano. Quando la ragazza si voltò verso i due notò che le loro erezioni erano ricoperte di liquido preseminale. I due adoravano assistere tanto quanto lei adorava partecipare.
Maurelle baciò il collo di Ryker quando il ragazzo si spinse ulteriormente nel suo didietro, facendola trasalire dal piacere.
La mano di Ryker si allungò fra i corpi di Brokk e Maurelle, in modo da poterle massaggiare anche il clitoride. Era quasi troppo per lei. I muscoli di lei si strinsero attorno ai due, ed il suo orgasmo minacciò di raggiungerla. “Sto per venire” disse lei senza fiato, divincolandosi fra i due.
“Vieni per noi, amore” le ordinò Ryker continuando a penetrarla a ritmo regolare. Brokk aumentò la propria velocità, utilizzando la presa sui fianchi di lei per entrare ancora più in profondità. Le ali di lei si aprirono completamente, e la ragazza portò indietro la testa quando urlò dal piacere. Brokk e Ryker grugnirono nello stesso momento. L’orgasmo di lei sembrò avere effetto anche su di loro.
Il ritmo dei due aumentò, ed allo stesso modo fece il piacere di lei. Improvvisamente Brokk s’immobilizzò, ed un istante più tardi il liquido di lui la riempì. Due spinte più tardi anche i movimenti di Ryker si fermarono. Il ragazzo gemette il nome di lei quando il suo sperma le schizzò dentro.
Sol e Daine li raggiunsero un istante più tardi, e Ryker si allontanò da lei mentre Brokk la sollevò da sé. Sol reclamò la bocca di Maurelle, mentre Daine le passò una salvietta fra le gambe. Nel momento in cui il panno scomparve venne sostituito dalla mano di Daine.
Era venuta così intensamente da credere di non avere più energie, ma i due maschi la eccitarono nuovamente. Ryker le restò accanto, non volendo allontanarsi da lei. Era possessivo. Maurelle dubitava che si sarebbe allontanato molto mentre Daine e Sol l’avrebbero scopata.
Sol la sollevò, e Maurelle gli cinse i fianchi con le gambe. Si sedette sul divano e gli portò il proprio centro bagnato sull’erezione. Prima che potesse muoversi, Sol si coricò e la tirò verso di sé.
Daine si arroccò dietro di lei, e Maurelle si abbandonò al piacere quando entrambi la reclamarono. “Vorrei non aver contrastato il mio desiderio così a lungo” ammise. “Avremmo potuto farlo da mesi”.
Ryker le accarezzò il fianco mentre Daine e Sol la scoparono. “Goditi il momento e non pensare al passato, cuore impavido. Ci attendono tante ore di tutto questo”.
Ottimo consiglio. Maurelle mosse i fianchi, sincronizzando le spinte dei ragazzi, mentre baciò Daine e poi Sol. Delle mani le strizzarono il seno e le pizzicarono i capezzoli. Ad un certo punto pensò che Brokk e Ryker si fossero uniti a loro, ma non aprì gli occhi per confermare i propri sospetti.
Si ritrovò pronta a raggiungere l’apice prima di quanto si aspettasse. Portò indietro la testa gemendo sonoramente, ringraziando gli Dèi o chiunque le avesse donato quei quattro maschi deliziosi. Ne avevano passate tante, e non era ancora finita, ma niente avrebbe attenuato tale sensazione.

Конец ознакомительного фрагмента.
Текст предоставлен ООО «ЛитРес».
Прочитайте эту книгу целиком, купив полную легальную версию (https://www.litres.ru/pages/biblio_book/?art=63533231) на ЛитРес.
Безопасно оплатить книгу можно банковской картой Visa, MasterCard, Maestro, со счета мобильного телефона, с платежного терминала, в салоне МТС или Связной, через PayPal, WebMoney, Яндекс.Деньги, QIWI Кошелек, бонусными картами или другим удобным Вам способом.