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Allen In Fabula
Chiara Lo Conte
Allen si ritrova perso suo malgrado in un universo sconosciuto e magico. Riuscirà a tornare a casa o la zingare Nina mieterà un'altra vittima?
CAPITOLO UNO.

Nina era una zingara dagli occhi di ghiaccio,
lunghi capelli neri e forfora sulle spalle come uno scialle disgustoso.
Nina aveva quattro denti d'oro, bracciali d'argento che tintinnavano ad ogni passo e il ghigno sulla faccia di chi ha appena calpestato cacca di topo.
Se non fosse stato per la sua lunga gonna magica non saremmo qui, con la bocca spalancata, nel ricordare la sua storia…la storia di tutti quelli che non sono mai più tornati per averle risposto “si”.
Avveniva sempre così, Nina alzava la lunga gonna nero corvino, bisbigliando: “Vuoi nasconderti qui sotto?”.
Generalmente la reazione di ogni bambino curioso era chiederle PERCHÈ,la risposta sempre la stessa: “Perchè no?muoviti,non ho tempo da perdere”.
La sua gentilezza era pari allo zero, quello che le interessava era far sparire il maggior numero di bambini ogni giorno,per ognuno di loro infatti si assicurava venti anni di vita in più e lei ADORAVA vivere,
non avrebbe voluto smettere mai.
Attualmente aveva quarantanovemilatrecentosessanta anni,
ben portati,
mal vissuti,
sola, cinica e sciatta.


Chiara Lo Conte
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Indice dei contenuti

Capitolo uno. (#ufeef637f-2b60-5038-b646-9180117d7755)
Capitolo Due. (#u38fa6d41-9c58-5147-979d-f0480b0de8f2)
Capitolo Tre. (#litres_trial_promo)
Capitolo Quattro. (#litres_trial_promo)
Capitolo Cinque. (#litres_trial_promo)
Capitolo Sei. (#litres_trial_promo)
Capitolo Sette. (#litres_trial_promo)
Capitolo Otto. (#litres_trial_promo)
Capitolo Nove. (#litres_trial_promo)
Capitolo Dieci. (#litres_trial_promo)
Capitolo Undici. (#litres_trial_promo)
Capitolo Dodici. (#litres_trial_promo)


















ALLEN IN FABULA

















































Capitolo uno.


Nina era una zingara dagli occhi di ghiaccio,
lunghi capelli neri e forfora sulle spalle come uno scialle disgustoso.
Nina aveva quattro denti d'oro, bracciali d'argento che tintinnavano ad ogni passo e il ghigno sulla faccia di chi ha appena calpestato cacca di topo.
Se non fosse stato per la sua lunga gonna magica non saremmo qui, con la bocca spalancata, nel ricordare la sua storia…la storia di tutti quelli che non sono mai più tornati per averle risposto “si”.
Avveniva sempre così, Nina alzava la lunga gonna nero corvino, bisbigliando: “Vuoi nasconderti qui sotto?”.
Generalmente la reazione di ogni bambino curioso era chiederle PERCHÈ,la risposta sempre la stessa: “Perchè no?muoviti,non ho tempo da perdere”.
La sua gentilezza era pari allo zero, quello che le interessava era far sparire il maggior numero di bambini ogni giorno,per ognuno di loro infatti si assicurava venti anni di vita in più e lei ADORAVA vivere,
non avrebbe voluto smettere mai.
Attualmente aveva quarantanovemilatrecentosessanta anni,
ben portati,
mal vissuti,
sola, cinica e sciatta.






nina








































Capitolo Due.
Nina era solita dormire su una logora amaca fra due salici piangenti, col loro fogliame la riparavano, come una principessa nel suo letto a baldacchino.
Non soffriva per il caldo sole d'agosto o la gelida neve di gennaio, dormiva...la bocca semi aperta, mentre i denti d'oro scintillavano.
La lunga gonna magica le copriva abbondantemente i piedi ricadendo morbida al suolo, fu per quella distrazione che alle prime luci del mattino, del sette novembre millenovecentononsopiùquando, Allen fece qualcosa che nessun bambino aveva mai fatto prima:
per nascondersi da due bulli alla fermata del bus, corse verso i salici, alzò un lembo della gonna e...fu risucchiato nel tunnel-del-non-ritorno.
Non ebbe il tempo di pronunciare una parola, Nina si svegliò di soprassalto,
il cuore impazzito,
zuppa di sudore...non capì fino a quando non si vide riflessa nel suo antico specchio d'argento: tutti i suoi capelli si eran tinti di bianco, come neve, era il chiaro segno del fatto che il tunnel fosse stato violato.

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